Una giornata, quella di ieri, di grande festa per la parrocchia Sant’Antonio da Padova di Cerignola. Dopo due anni di lavori è stato inaugurato l’oratorio parrocchiale intitolato al santo padovano. Invitato dal vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, mons. Fabio Ciollaro, è stato ospite d’eccezione mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei.
Il presule ha celebrato la messa nella omonima parrocchia e poi si è spostato nei nuovi locali parrocchiali che sono stati realizzati grazie a un finanziamento dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Dopo la benedizione di rito e lo scoprimento di una lapide ricordo è stato il parroco, mons. Carmine Ladogana, a presentare l’ospite, a ringraziarlo per la sua presenza e a sottolineare che senza il finanziamento della Cei l’opera non sarebbe stata realizzata. Da qui l’invito a “compiere un gesto d’amore, attraverso la propria firma a favore della Chiesa cattolica, perché quella firma oltre che a farti sentire bene consente di fare tanti altri gesti di amore”.
Subito dopo è intervento il sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, che ha sottolineato la ricaduta positiva sull’intera città di un’opera sociale ed educativa che un oratorio può svolgere sul territorio. Prendendo la parola, mons. Baturi ha sottolineato che “l’oratorio non è una forma o una cosa ma è un incontro, perché all’interno di esso ognuno esprime le proprie capacità e la propria creatività a servizio degli altri. Il servizio educativo che un oratorio svolge sul territorio è l’incontro tra generazioni diverse, ma tutte tendenti a sentire l’educazione dei più giovani come qualcosa che parte dal cuore, anche perché in esso non devono esserci schemi confezionati ma ognuno è chiamato ad usare il linguaggio della vita”. Ha concluso la serata mons. Ciollaro, il quale ha ringraziato mons. Baturi ed ha sottolineato come “il compimento dell’opera ora ha il suo inizio nelle varie attività e attraverso i ragazzi e i giovani che all’interno della nuova struttura troveranno accoglienza, disponibilità e ascolto”. (Agensir)