Il 2025 del Roma Teatro di Cerignola continua tra risate e momenti di profonda riflessione e commozione, sentimenti che si mescolano perfettamente in “Grisù, Giuseppe e Maria”, spettacolo che andrà in scena domenica 19 gennaio alle 19.30.
Non è semplicemente una commedia, ma un viaggio attraverso la memoria collettiva di un’Italia che si trasforma. Siamo negli anni Cinquanta: la guerra ha lasciato cicatrici di paura e miseria, ma è forte il desiderio di ricominciare a vivere. Il “boom economico” è in contrasto con l’analfabetismo e il fenomeno dell’emigrazione, mentre la modernizzazione del paese corre più velocemente rispetto al suo sviluppo culturale e sociale.
L’azione si svolge a Pozzuoli e ruota attorno a don Ciro, il parroco del paese che, suo malgrado, diventa testimone di una complicata vicenda che coinvolge due sorelle e il farmacista del paese. A fare da sfondo, un drammatico fatto di cronaca: il disastro di Marcinelle, la miniera belga dove, a causa di un incendio, persero la vita 262 persone. Questo evento tragico si fonde con le vicende personali dei protagonisti, dando vita a un intreccio di speranza, dolore e resilienza.
Scritto da Gianni Clementi e diretto da Pierluigi Iorio, “Grisù, Giuseppe e Maria”gode di un cast di altissimo livello composto daFrancesco Procopio,Giancarlo Ratti, Loredana Piedimonte, GiosianoFelago eCarmen Landolfi. Lo spettacolo è un omaggio alla drammaturgia partenopea che strizza l’occhio alla maestria di Eduardo De Filippo, in grado di far ridere, sorridere e commuovere con le vicende tragicomiche del nostro piccolo paese, intrise di passione e ironia. Le situazioni si susseguono in un ritmo brioso e imprevedibile, fino a culminare in un finale ironico e sorprendente.