Ospedale di Manfredonia premiato per il grado di umanizzazione delle cure

Un grande risultato che premia la dedizione e l’attenzione che i nostri operatori hanno nei confronti dei pazienti e dei loro bisogni”. Il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla commenta così l’importante riconoscimento ricevuto dall’Ospedale “San Camillo De Lellis” di Manfredonia in materia di umanizzazione delle cure.

L’Ospedale di Manfredonia, infatti, è risultata una tra le strutture sanitarie più virtuose della Regione Puglia per aver avviato un positivo processo di umanizzazione in virtù del quale il paziente viene posto al centro di un percorso assistenziale che punta ad offrire le idonee cure sanitarie nel rispetto della sua integrità morale, psicologica e sociale.

Il riconoscimento giunge a conclusione del progetto promosso a livello nazionale dall’Agenas, elaborato da AReSS Puglia (Agenzia Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale) e presentato nel corso del Forum Mediterraneo in Sanità, presso la Fiera del Levante di Bari.

Il progetto, che ha potuto contare sulla valida collaborazione delle associazioni di volontariato del territorio e degli operatori socio sanitari, ha analizzato il grado di umanizzazione di sessantasei tra ospedali pubblici e privati accreditati della regione Puglia.

Il report ha tenuto conto di quattro macro criteri: processi assistenziali e organizzativi orientati al rispetto e alla specificità della persona; accessibilità fisica, vivibilità e comfort dei luoghi di cura; cura della relazione con il paziente e con il cittadino; accesso alle informazioni, semplificazione e trasparenza.

I giudizi sono stati elaborati sulla base di numerosi parametri che hanno composto una checklist per la valutazione partecipata. Utilizzata, come metro di valutazione, una scala di punteggi da 0 a 10.

Tra gli ospedali pubblici per i quali è stato registrato un sorprendente miglioramento rispetto al 2017 c’è il “De Lellis” di Manfredonia, risultato lodevole, in particolare, in fatto di cura delle relazioni con il paziente e il cittadino: si è passati, infatti, da un punteggio di 3,5 del 2017 a 9,1 del 2018.

Durante l’ultimo anno il gruppo di lavoro, costituito da personale dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, della Direzione Medica di Presidio e associazioni di volontariato, dopo aver analizzato le criticità riscontrate, ha avviato progetti finalizzati al miglioramento continuo che hanno riguardato la segnaletica (con il supporto dell’Area Tecnica aziendale), i punti di ristoro nella sala di attesa del Pronto Soccorso, i fast box per l’accettazione immediata di pazienti con esenzione ticket, i monitor nelle sale cup, la presenza di un mediatore linguistico volontario.

Tutti elementi che aumentano il grado di umanizzazione delle cure, concetto che va inteso come attenzione posta alla persona nella totalità dei suoi bisogni psico-fisici e relazionali.

Un modo per rendere meno traumatica l’esperienza del ricovero in ospedale.