Pezzano: “E’ l’unico progetto finanziato in Capitanata grazie alla sua innovatività e alla diffusa condivisione nella comunità cerignolana”
La più ampia rete di solidarietà costruita a Cerignola opererà per trasformare il cibo e i farmaci invenduti in una risorsa sociale e ambientale a vantaggio dei meno fortunati e dell’intera comunità.
E’ il senso del progetto Equ(A)zione (meno sprechi e povertà, più azioni sostenibili e solidarietà) con cui l’Ambito del Piano Sociale di Zona ha partecipato all’avviso pubblico ‘2018 Sprechi alimentari’ della Regione Puglia ottenendo, unico in Capitanata, il finanziamento delle attività, per un importo complessivo di 50.000 euro.
L’obiettivo è valorizzare l’encomiabile attività già svolta dalla Casa della Solidarietà, recentemente intitolata a Salvatore Lasalvia, trasformando un’azione di volontariato in un programma strutturato per offrire maggiori e migliori risposte a chi non è nelle condizioni di accedere al cibo e ai farmaci.
Per raggiungerlo, il Piano Sociale di Zona ha chiamato a raccolta e ottenuto risposte positive da associazioni no profit e consorzi del Terzo Settore, imprese agroalimentari e farmacie, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, enti ecclesiastici e amministrazioni pubbliche, scuole ed esercizi pubblici, supermercati e aziende della ristorazione, professionisti e distributori. Oltre 60 soggetti pronti a cooperare tra loro per attuare un programma di innovazione sociale.
Saranno loro ad animare l’hub sociale fisicamente collocato nella Casa della Solidarietà che opererà off line fungendo da raccordo per i diversi punti di raccolta (spoke) e on line grazie all’attività di connessione (match making) tra domanda, di cibo e farmaci, e offerta, proveniente dai partner di progetto.
Oltre che alla raccolta e alla distribuzione di cibo e farmaci, il progetto Equ(A)zione mira anche a produrre benefici per l’ambiente attraverso la riduzione delle quantità di materiale indirizzato in discarica e la produzione di compost di qualità riutilizzando scarti alimentari non più destinabili al consumo.
“Sono molto orgoglioso del risultato ottenuto e dell’apprezzamento da parte della Regione Puglia, concretizzato nel finanziamento del progetto -afferma Rino Pezzano, presidente dell’Ambito e assessore alle Politiche sociali di Cerignola- Siamo stati bravi a far emergere tanto l’innovatività del modello di gestione di questa forma di assistenza e sostegno che la solidarietà diffusa nella comunità di Cerignola alla sua realizzazione.
In più, ed è per me cosa di non poso conto, valorizziamo il gran lavoro svolto da Croce Rossa, SAFE e Centro d’ascolto Mons. Palladino all’interno della Casa della Solidarietà a favore della parte più debole della nostra società.
Abbiamo davanti a noi 18 mesi di attività intensa e coinvolgente per mettere a punto un modello di raccolta e distribuzione di cibo e farmaci destinati ai cassonetti che devono diventare una risorsa per l’assistenza e il sostegno di chi soffre per la loro carenza.
E’ il modo che noi abbiamo trovato per contribuire a rendere più equa la disponibilità di beni essenziali ed a ridurre l’impatto ambientale del sistema distributivo alimentare e farmaceutico.
Prassi e modelli che saranno sperimentati a Cerignola -conclude Rino Pezzano- e saranno messi a disposizione di chiunque, soggetto pubblico o provato, voglia impegnarsi come noi in questa grande sfida umanitaria”.