La Tregiorni Biblica, che la diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano propone come tappa formativa, costituirà anche quest’anno per la Chiesa locale una straordinaria opportunità di crescita nella comprensione della Parola di Dio. Luogo privilegiato dove promuovere il contatto diretto con la Sacra Scrittura è la famiglia, primo nucleo vitale per l’esistenza del credente e ambito primario di educazione religiosa dei figli: un aspetto importante che il vescovo Luigi Renna richiama nella sua lettera pastorale più recente – Chiesa e famiglia. Grembi che generano presenze che accompagnano – evidenziando la centralità dell’“Eucaristia domenicale”. Come, infatti, nell’Antico Testamento l’assemblea del Signore è chiamata ad ascoltare Dio che parla, così oggi la Chiesa è radunata per ascoltare la Parola, Cristo Signore, e per unirsi a Lui, guidata dal suo Spirito, nella lode e nella supplica al Padre.
A questo proposito, le ormai imminenti serate di approfondimento e riflessione, organizzate dal Settore Apostolato Biblico, guidato da don Giuseppe Russo, dell’Ufficio Catechistico Diocesano, tratteranno la tematica ponendosi sulla scia delle affermazioni del Vescovo, che scrive: “L’esperienza del generare e dare la vita è una delle più significative dell’esistenza umana: nella visione biblica, essa viene presentata come una benedizione di Dio che, dopo aver creato la prima coppia, la ricopre ancora del suo amore dicendole: ‘Siate fecondi, moltiplicatevi, riempite la terra’ (Gen 1,28)”.
La Tregiorni Biblica si terrà dal 26 al 28 febbraio 2019 nella chiesa parrocchiale dello Spirito Santo a Cerignola, a partire dalle ore 19,30, e sarà animata dagli interventi di suor Elena Bosetti, religiosa di Gesù Buon Pastore della Famiglia Paolina (Madri che generano e accompagnano nell’A.T.); di don Luca Pedroli, presbitero della diocesi di Vigevano (Nel solco della verginità feconda nello Spirito da Giovanni all’Apocalisse); di padre Giulio Michelini dell’Ordine dei Frati Minori (Padri che generano nel N.T.).
“L’accoglienza della Parola di Dio – afferma don Russo – ci fa diventare comunità autenticamente cristiana, ci assicura il contatto vivo e immediato con Cristo stesso, e giunge a noi ricca di provocazioni concrete che riguardano gli aspetti fondamentali della vita. Essa ci dice come l’amore del Padre ha raggiunto in Cristo le varie situazioni umane, le ha rese vere, le ha illuminate e purificate dal di dentro, aprendole a nuove e insospettate possibilità”.