Chiude con un bilancio lusinghiero la prima annualità del secondo ciclo del programma di promozione olivicola della Op “Oliveti dauni” di Confagricoltura Foggia. “Siamo soddisfatti del lavoro sin qui svolto – afferma Francesco Longo, coordinatore del progetto – abbiamo svolto prove tecniche in campo di sicura efficacia: la nostra applicazione pratica dei metodi alternativi per il controllo della mosca ha raggiunto lo scopo che ci eravamo prefissati. Siamo riusciti a dimostrare l’efficacia dei trattamenti non chimici anche sotto la pioggia battente. Risultati che confermati anche dai tecnici che hanno collaborato con noi, Angelo Pompa e Michele Prencipe”.
Il progetto ha visto una forte collaborazione con l’università di Foggia, per il presidente della Op, Angelo Ippolito, il ruolo della ricerca sarà sempre più fondamentale per lo sviluppo dell’olivicoltura: “Ci aiuterà ad alzare gli argini contro le malattie, siamo tutti spaventati dal batterio della Xylella che potrebbe raggiungere anche la nostra provincia. Ci auguriamo che la ricerca faccia prima”.
Il dipartimento di Agraria dell’università di Foggia collabora attivamente con la Op, il prof. Giuseppe Lopriore, docente di Olivicoltura, sottolinea come “le avversità e il trend del mercato abbiano ricacciato all’indietro l’olivicoltura italiana ormai seconda dietro la Spagna”. “In Italia siamo in tendenziale recessione – ha aggiunto Lopriore – l’incremento rapido nel resto del mondo con sistemi colturali più moderni in paesi come Argentina, sud Australia e gli Stati Uniti hanno fatto sì che si propagasse nel mondo la “nostra” dieta Mediterranea. Ma ora che la dieta si espande, l’Italia e la Puglia arretrano”. L’università foggiana è impegnata anche nello sviluppo delle tecnologie innovative applicate all’olivicoltura. “Stiamo cercando di trovare un sistema – ha detto Alessandro Leone professore associato dipartimento Agraria – che permetta un incremento della resa e della qualità. Ci stiamo arrivando”.
Durante il convegno è stato fatto anche il punto sul difficile momento dell’olivicoltura pugliese colpita dalle gelate di febbraio 2018. Donato Rossi, componente di giunta di Confagricoltura nazionale ed esperto olivicoltore, ha ricordato come il “decreto sulle gelate sia in approvazione, il ministro dell’Agricoltura non tergiversa. Anche sulla Xylella – ha aggiunto – i 400 milioni sulla ricerca postati dal governo sono un grande aiuto per quei territori del Salento fermi ormai da otto anni. Sentiamo la Regione e l’assessore Di Gioia al nostro fianco – ha concluso Rossi – dobbiamo superare questa fase e guardare avanti”. Al futuro invita a guardare anche Filippo Schiavone, presidente di Confagricoltura Foggia, che ha tirato le conclusioni: “L’obiettivo di chi fa oggi agricoltura è interrogarsi su come arrivare sul mercato. Producendo sempre meglio, diventando fortemente concorrenziali. Dobbiamo avere più ricerca per contrastare anche le avversità climatiche e patogene. Sulla Xylella – ha concluso – doveva essere l’Unione europea a intervenire in prima battuta, ma non l’ha fatto e ora scontiamo i ritardi”.