Capolarato, Confagricoltura Foggia: contrari ad ogni forma di sfruttamento

Alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi, Confagricoltura Foggia ha appreso con grande soddisfazione l’esito delle indagini della Procura della Repubblica e l’intervento delle Forze dell’Ordine che hanno liberato da uno sfruttamento non tollerabile 24 lavoratori.

“Il nostro sindacato – dice il Presidente Filippo Schiavone – plaude all’iniziativa della Procura della Repubblica, che ha posto  i lavoratori nella piena regolarità e  garantito il  proseguimento delle funzionalità dell’azienda attraverso un commissariamento”.

Confidiamo che l’ottimo lavoro della Procura produca ulteriormente un effetto dissuasivo di tali comportamenti, prendiamo con forza le distanze da chi sfrutta i lavoratori nei campi, ma non possiamo tollerare che il mondo agricolo nella sua interezza venga criminalizzato ogniqualvolta succede qualcosa, come nella fattispecie.

“L’intento perseguito dalla legge n.199/2016 – lotta al caporalato ed allo sfruttamento del lavoro – è sicuramente condivisibile; si tratta di una legge di civiltà” continua il presidente Schiavone.

Bisogna tutelare le aziende virtuose che vedono vanificare il loro impegno e lavoro da parte di chi opera nell’illegalità, bisogna preservare il diritto al lavoro per lavoratori ed aziende che lavorano e producono nella piena legalità ed espellere dal sistema produttivo tutte quelle che praticano illegalità, caporalato e sfruttamento.

Ormai è risaputo che da anni in Confagricoltura, è stato introdotto, all’interno dell’ Organizzazione, codici etici che impongono agli imprenditori il rispetto delle norme sul lavoro pena l’esclusione dalla base associativa.

“Da parte nostra – ha proseguito il presidente di Confagricoltura Foggia–  restiamo convinti che la vera battaglia all’illegalità e all’irregolarità del lavoro si combatta sul terreno della vigilanza. Utilizzare le informazioni già nella disponibilità delle diverse amministrazioni, facendo finalmente dialogare in modo efficace le banche dati (un esempio per tutti: INPS/AGEA/organismi pagatori territoriali)”.

Schiavone ricorda che la legge n. 199/2016 non contiene solo disposizioni volte a rendere più efficace la vigilanza e la repressione dei fenomeni di sfruttamento, ma anche misure volte a migliorare le condizioni di svolgimento del lavoro in agricoltura.