Strumento messo a punto dal governo nazionale e la cui installazione è su base volontaria
“Partita la sperimentazione della app ‘Immuni’ in Puglia. Questo strumento potrà essere un importante supporto alle attività di contact tracing svolte quotidianamente dai nostri Dipartimenti di Prevenzione nella lotta all’epidemia da Covid 19. Noi in questi mesi, con gli uomini e le donne delle strutture operative delle Asl, abbiamo svolto un vero e proprio lavoro di intelligence, alla ricerca costante del virus, in collaborazione con i cittadini, per garantire la tutela della salute collettiva e la prevenzione della pandemia. Ritengo quindi che valga la pena e che convenga, per la tutela della salute di ciascuno di noi, scaricare sul proprio cellulare la app ‘Immuni’, messa a punto dal governo nazionale. È un’arma in più per combattere il coronavirus”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele
Emiliano commentando la partenza della app ‘Immuni’, in via sperimentale da
oggi, solo in quattro regioni, Liguria, Abruzzo, Marche e Puglia.
“Immuni sarà non solo un ulteriore arma
nelle mani degli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione per la loro azione
di tracciamento – aggiunge il prof. Pier Luigi Lopalco dirigente del
coordinamento per le emergenze epidemiologiche della Regione Puglia – ma anche uno scudo di sicurezza per il
cittadino che sarà avvisato se inconsapevolmente fosse entrato in contatto con
un caso accertato. Un ulteriore strumento quindi a supporto delle attività di
contact tracing”.
La app “Immuni”, sviluppata a livello nazionale e la cui installazione è del tutto volontaria, ha lo scopo di inviare una notifica alle persone che possono essere state esposte ad un caso COVID-19, avendo avuto un contatto stretto, invitandole a mettersi in contatto con il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta.
“L’opportunità di sperimentare la app ‘Immuni’ – dice il direttore del Dipartimento regionale Politiche per la Salute Vito Montanaro – consentirà di avviare il “progetto territorio” con i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta. Saranno loro ad interagire per primi con i pugliesi per illustrare l’utilità epidemiologica e sanitaria della app. La partnership con MMG e PLS proseguirà nella fase operativa di implementazione dell’applicazione, durante la quale saranno testati i ruoli e le responsabilità degli operatori sanitari nel caso di ritorno della pandemia”.
Qui di seguito il link ufficiale, dove è possibile scaricare l’app Immuni per i propri telefonini
SU COSA SI BASA LA APP IMMUNI E COME FUNZIONA
La app si basa sull’utilizzo della tecnologia Bluetooth Low Energy, diffusa
in molti degli smartphone oggi presenti in Italia; quando un cittadino, che ha
installato sul proprio smartphone l’app Immuni, entra in contatto con un altro
cittadino che ha la stessa app, i rispettivi dispositivi si scambiano dei
codici anonimi che tengono traccia del contatto avvenuto, senza che si possa
conoscere le identità dei cittadini, né dove si sono incontrati.
Quando un cittadino risulta positivo al SARS-CoV-2, l’operatore sanitario
preposto gli chiede se ha scaricato l’app invitandolo a selezionare, sul
proprio smartphone, l’opzione per il trasferimento dei codici anonimi dei
propri contatti. L’app restituisce un codice numerico che l’utente comunica
all’operatore sanitario, il quale a sua volta lo inserisce nel sistema
nazionale Tessera Sanitaria.
A questo punto tutti i cittadini che hanno installato la app Immuni sul proprio smartphone e che sono entrati in contatto con il cittadino positivo, sono allertati dalla stessa app che li invita a contattare il proprio medico di medicina generale per l’avvio dei successivi approfondimenti di concerto con i Dipartimenti di Prevenzione delle ASL.