Finanzieri del Comando Provinciale di Foggia, dalle prime ore di oggi, stanno eseguendo un sequestro patrimoniale emesso, su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, dal Tribunale di Bari – III^ Sezione penale – Misure di Prevenzione, a carico di un noto pregiudicato del comune sipontino, attualmente in carcere nel capoluogo dauno.
Il provvedimento giudiziario è stato adottato all’esito di complesse indagini patrimoniali svolte dai finanzieri della Compagnia di Manfredonia, che hanno scandagliato la posizione economico patrimoniale del proposto, classe 86, con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti. Si tratta di elemento noto nell’ambito della criminalità di Manfredonia, comune sciolto lo scorso ottobre con decreto del Presidente della Repubblica per accertate forme di condizionamento della macchina amministrativa da parte di gruppi criminali attivi in quel territorio ed attualmente amministrato dalla commissione straordinaria nominata dal Consiglio dei Ministri.
Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che siano il profitto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. Nello specifico, i beni mobili e immobili intestati al proposto ed ai suoi familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell’analisi dei flussi economico finanziari, non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti dall’intero nucleo familiare.
Il Tribunale di Bari, quindi, accogliendo integralmente la proposta formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, ha ordinato il sequestro di due unità immobiliari e un terreno ubicati in Manfredonia nonché di n. 23 conti gioco on-line per un valore complessivo di oltre 360.000 euro.
I risultati ottenuti confermano il costante coinvolgimento del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, nella lotta alla criminalità, fondata sulla sistematica aggressione dei patrimoni illeciti, attraverso attività investigative finalizzate al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti da attività delittuose ovvero che ne costituiscono il reimpiego nell’economia legale.