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venerdì, Gennaio 10, 2025
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Mons. Renna nominato segretario della Conferenza Episcopale Pugliese

L’arcivescovo di Otranto, mons. Donato Negro, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale pugliese (Cep). Succede all’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Francesco Cacucci. La nomina di mons. Negro è arrivata ieri (11 giugno 2018 – nda), nel corso della sessione estiva dell’assemblea dei vescovi della Puglia. Contestualmente sono stati nominati anche il vicepresidente, mons. Michele Seccia (arcivescovo di Lecce), e il segretario, mons. Luigi Renna (vescovo di Cerignola- Ascoli Satriano e amministratore apostolico di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo).

Arrestato per furto e resistenza

Nella giornata dll’11 u.s., Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Cerignola, unitamente agli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, hanno tratto in arresto L. D. A., classe 1986, di Cerignola.

In seguito ad una segnalazione pervenuta alla sala operativa, effettuata da parte del proprietario di una moto Honda appena rubata, gli Agenti immediatamente si mettevano alla ricerca del ladro che dopo poco, in Via Urbe, veniva incrociato a bordo della moto con addosso l’abbigliamento segnalato. Riconosciuto dai Poliziotti, in quanto era persona già nota agli Uffici a causa dei suoi precedenti, veniva inseguito fino alla sua abitazione e trovato in possesso delle chiavi della moto.
Nel procedere all’arresto il Lo Surdo opponeva resistenza e con fatica veniva condotto presso gli Uffici del Commissariato.

La moto Honda veniva restituita al proprietario mentre l’arrestato, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione della locale Procura della Repubblica.

Reagiscono alla perquisizione, arrestati

Ancora una volta episodi di insofferenza nei confronti dei carabinieri nell’esercizio delle proprie funzioni.

È successo quando i militari stavano procedendo al controllo di un gruppo di ragazzi, alcuni già pregiudicati, fermi per strada nei pressi delle rispettive abitazioni. Uno dei presenti è passato alle minacce, proseguite con atti di violenza congiuntamente al fratello ed alla cognata all’interno della abitazione, quando i militari hanno deciso di estendere il controllo proprio nel domicilio di quest’ultimo.

Nemmeno i legali dei tre sono riusciti a calmare l’impeto di rabbia e violenza, sono scatti quindi gli arresti (domiciliari).

Italia si unisca ad altri stati europei per invarianza spesa agricola

I rappresentanti di Francia, Grecia, Finlandia, Irlanda, Portogallo e Spagna hanno sottoscritto una dichiarazione ministeriale, al fine di sollecitare l’invarianza della spesa agricola dopo il 2020. La dichiarazione sarà presentata al Consiglio Agricoltura della UE, in programma il 18 giugno a Lussemburgo.

“Il nostro auspicio è che l’Italia decida di unirsi all’iniziativa”. E’ questa la presa di posizione assunta dalla giunta di Confagricoltura che si è riunita oggi, per esaminare le proposte della Commissione riguardanti la riforma della politica agricola comune.

“Le proposte, nonostante l’apprezzabile conferma degli incentivi per gli agricoltori più giovani, risultano inadeguate e carenti sotto il profilo del supporto alla crescita economica e dell’occupazione”, ha dichiarato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti

La Commissione europea – ricorda la Confagricoltura – ha proposto di ridurre i trasferimenti finanziari alle aziende di maggiore dimensione. In pratica, alle strutture più orientate agli investimenti e alle innovazioni che sono necessarie per assicurare uno sviluppo sostenibile, anche in termini di competitività.

“E’ una proposta sbagliata sotto il profilo strategico – ha evidenziato la giunta di Confagricoltura -. Chiederemo al nostro ministro e al Parlamento Europeo di risolvere questo problema di impostazione. Inoltre, pur nell’ambito di una indispensabile semplificazione, la PAC deve restare una politica comune in termini di bilancio e gestione operativa”.

Le proposte della Commissione, invece – osserva l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – con i piani strategici nazionali, avrebbero come risultato una parziale rinazionalizzazione della PAC e la rimessa in discussione dei principi sui quali si basa il mercato unico. Senza tralasciare le difficoltà operative che si profilano per la preparazione e l’applicazione dei piani nazionali, anche per quanto riguarda l’impatto delle misure ambientali.

Un altro aspetto critico, segnalato dalla Giunta di Confagricoltura, è quello della cosiddetta “convergenza esterna” degli aiuti diretti della PAC. “Il divario degli importi erogati nei diversi Stati membri non può essere ridotto – ha detto Giansanti – perché è motivato dalla diversità dei costi di produzione fissi e variabili. Basti pensare, ad esempio, al costo del lavoro”.

La proposta della Commissione per la riforma della PAC ha, poi, un limite di fondo. La nuova PAC dovrebbe funzionare nei prossimi anni, secondo l’Esecutivo di Bruxelles, con una riduzione del bilancio nell’ordine del 15 per cento in termini reali rispetto all’attuale dotazione.

Ha concluso il presidente di Confagricoltura: “Una proposta inaccettabile per un settore che assicura sicurezza alimentare, standard di qualità senza eguali a livello mondiale, gestione delle risorse naturali”.

Il Dott. Gratteri, una lezione di civiltà.

L’intervento del Dott. Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, il cui tema è “la legalità raccontata da un testimone”, resterà indelebile nella memoria dei presenti. Sono state parole molto sentite, di chi vive giornalmente sulla propria pelle, in un territorio con enormi problematiche, il disagio e la difficile gestione del bene comune.

In una chiesa di Sant’Antonio gremita all’inverosimile, don Carmine Ladogana, a cui va la gratitudine dell’intera comunità per una serata così importante, Sua Ecc. Mons. Luigi Renna ed il Dott. Gratteri hanno “messo in tavola” una ricetta semplice all’apparenza, che tuttavia richiede un enorme sforzo di tutte le forze civili e religiose affinché ottenga i risultati sperati.

Ci sia concesso un invito a chi non ha potuto presenziare lo scorso sabato: guardate e condividete il video della serata, sarebbe un’ottima lezione da proporre in tutte le scuole!

Divieto di pagare le retribuzioni in contanti dal 1 luglio

Dal 1° luglio scatta il divieto di pagare le retribuzioni in contanti. Si tratta di una disposizione contenuta nell’ultima legge di bilancio (art. 1, commi 910-914, della l. n. 205/2017) che, secondo le intenzioni del legislatore, dovrebbe assicurare una maggiore effettività al diritto del lavoratore a una giusta retribuzione. L’argomento è stato oggetto della circolare n. 2/2018 dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, che ha impartito le direttive agli organi periferici.

Le nuove disposizioni obbligano i datori di lavoro o committenti a corrispondere ai lavoratori la retribuzione e ogni suo anticipo attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:

  • bonificosul conto identificato dal codice Iban indicato dal lavoratore;
  • strumenti di pagamento elettronico(dovrebbe trattarsi di tutte le forme che utilizzano sistemi informatici);
  • emissione di un assegnoconsegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.

L’impedimento s’intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento è il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta o collaterale, del lavoratore, purché di età non inferiore a 16 anni.

Si tratta di un obbligo che prescinde da qualsivoglia soglia di riferimento e che punta a reprimere comportamenti elusivi da parte dei datori di lavoro. Il divieto di utilizzare i contanti ha effetto anche in caso di frazionamento della retribuzione in importi per frazione di mese.

La possibilità di corrispondere lo stipendio in contanti resta possibile esclusivamente se il pagamento avviene presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro è titolare di un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento.

Il divieto di pagamento dello stipendio a mezzo di denaro contante si applica ai rapporti di lavoro subordinato di cui all’art. 2094 del C.C. a prescindere dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto. In tale ambito rientrano:

  • contratti a tempo indeterminato;
  • contratti a tempo determinato;
  • contratti parziali, part time e di apprendistato;
  • contratti di lavoro instaurati in qualsiasi forma dalle cooperative in base alla legge n. 142/2001;
  • contratti di collaborazione coordinata e continuativa.

Restano esclusi dall’ambito di applicazione del divieto di pagamento in contanti:

  • i rapporti di lavoro instaurati con le pubbliche amministrazioni;
  • il lavoro domestico;
  • i rapporti rientranti nell’ambito di applicazione dei contratti collettivi nazionali per gli addetti a servizi familiari e domestici.

Il tenore letterale della norma, facendo esplicito riferimento al termine retribuzione, escluderebbe ciò che retribuzione non è: i compensi derivanti da borse di studio, tirocini, rapporti autonomi di natura occasionale. Un altro punto da punto chiarire è la possibilità di continuare a corrispondere in contanti eventuali anticipi di cassa per sostenere, ad esempio, le spese inerenti l’attività lavorativa. Gli anticipi di cassa, non rappresentando elementi della retribuzione, ed essendo provati dai documenti giustificativi, non dovrebbero rientrare nell’obbligo della tracciabilità delle retribuzioni, pur osservando gli obblighi in materia di antiriciclaggio.

La firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione. Ne deriva che la prova del pagamento dovrà essere fornita con altri mezzi (copia del bonifico e altre modalità tracciabili).

Ai datori di lavoro o committenti che violano il divieto di pagamento della retribuzione in denaro contante si applica la sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da euro 1.000 a euro 5.000. L’accertamento dell’illecito amministrativo spetta agli ufficiali e agli agenti di polizia giudiziaria, agli ispettori del lavoro, e dato che la violazione costituisce illecito economico-finanziario, rientrano tra i soggetti controllori anche la Guardia di finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Entrate

Arrestati nonno e nipote

Nel corso del normale servizio di vigilanza, i carabinieri del NORM notavano il 19enne Ivano Saccotelli che passava qualcosa ad un altro giovane. Visti i carabinieri il giovane tentava la fuga con lo scooter ma veniva prontamente raggiunto e bloccato.

La perquisizione dava i suoi frutti, venivano infatti rinvenuti 6 grammi di marijuana e 20 di hashish, nonché 345 euro in banconote di piccolo taglio.

Nella successiva perquisizione presso l’abitazione, dove il giovane risiede insieme al nonno, i militari venivano aggrediti e minacciati da quest’ultimo. Bloccato ed arrestato sono stati sottoposti entrambi agli arresti domiciliari.

Incendio doloso presso la Scuola Pavoncelli

Nel tardo pomeriggio di sabato ignoti hanno divelto il finestrone di un’aula e dato fuoco ad un armadietto contenente libri e lavori dei ragazzi, tutto ciò sebbene la Scuola Pavoncelli sia a pochi passi dal Comando della Polizia Locale. A darne notizia sulla sua pagina Facebook  il dirigente Vito Panebianco.

Il fuoco si è propagato distruggendo registri, lavagna e parte dei banchi e sedie, danneggiando infine anche l’impianto elettrico. Nessun problema strutturale per l’edificio, che è stato tuttavia  invaso dal fumo.

Lo sfogo del dirigente prosegue sulla pagina social: “Ancora una volta la nostra Scuola diventa oggetto delle frustrazioni e valvola di sfogo di soggetti deviati che credono di non dover pagare mai per le conseguenze delle proprie inconsiderate azioni. E’un fatto gravissimo. Hanno sfregiato una scuola, un bene primario di tutti” ed ancora” la Scuola Media Pavoncelli, come tutte le scuole di Cerignola, è un simbolo di impegno e cuore per i ragazzi, e non sarà certo questo episodio ad abbattere la costanza e la professionalità mia e dell’intero corpo docenti e l’impegno educativo di tutti gli alunni .. Spero ardentemente di non essere lasciati soli, come ormai abitualmente accade, e chi ha la competenza e i mezzi per assicurare la sicurezza della scuola agisca con immediatezza”.

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...