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Rottamazione bis: l’adesione entro il 15 maggio

Entro il 15 maggio 2018 è possibile aderire alla così detta rottamazione bis stabilita dal D.L. n. 148/2017 convertito con modificazioni dalla Legge n. 172/2017.

Ambito soggettivo

Possono aderire alla nuova definizione agevolata:

  1. i contribuenti che non hanno aderito al primo condono delle cartelle notificate dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016;
  2. i contribuenti che hanno aderito alla prima edizione della rottamazione, ma non hanno provveduto al pagamento delle rate di luglio e di settembre, esclusivamente se hanno pagato le rate omesse entro il 7 dicembre 2017;
  3. coloro che hanno partecipato alla prima rottamazione, ma ne sono stati esclusi perché non hanno pagato le rate successive. In tal caso possono rientrare nella nuova rottamazione bis se:
  • entro il 31 marzo 2018, pagano le rate scadute in un’unica soluzione;
  • entro il 31 luglio 2018: pagano l’importo dovuto per la definizione.

Ambito oggettivo

I contribuenti possono aderire alla definizione agevolate anche per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017.

Fanno eccezione:

  1. i carichi “non rottamabili” in base alla legge ( 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016). Rientrano tra questi per esempio, le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato oppure i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei Conti;
  2. i carichi interessati da una precedente “rottamazione” (presentata in base al L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016), che l’Agente della riscossione ha accolto oppure rigettato perché “non rottamabili” in base alla legge (art. 6, comma 10, del D.L. n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016).

 

 aderire alla definizione agevolata

Per aderire alla definizione agevolata bisogna presentare la domanda di adesione compilando, entro il 15 maggio 2018, attraverso diverse modalità, precisamente:

  • utilizzando l’apposito form online;
  • inviando il Modello DA 2000/17 alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle entrate-Riscossione di riferimento, allegando la copia del documento di identità.

Attenzione: la domanda deve essere inviata utilizzando una casella di posta elettronica certificata (PEC).

  • consegnando a mano il Modello DA 2000/17 debitamente compilato e firmato, direttamente presso gli Sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia).

Al fine di agevolare i contribuenti nelle domande rottamazione bis, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ha messo a disposizione un nuovo servizio online che si chiama, Rottamazione bis Fai DA Te.

Inoltre, per sapere quali sono le cartelle e gli avvisi che rientrano per legge nel perimetro della definizione agevolata 2000/17, prevista dal D.L. n. 148/2017convertito con modificazioni dalla Legge n. 172/2017 (affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017), il contribuente può richiedere il Prospetto informativo, scaricabile nell’area riservata.

Tale prospetto è un documento in cui sono indicati i carichi “definibili” e quelli “non definibili”, in base alle informazioni fornite dagli enti creditori all’atto dell’affidamento all’Agente della riscossione

Carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017

L’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare, ai contribuenti che hanno presentato la domanda di adesione per carichi relativi al periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, una Comunicazione entro il 30 giugno 2018 che:

  • in caso di accoglimento della domanda conterrà: l’importo delle somme dovute ai fini della Definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i bollettini da utilizzare per il pagamento;
  • in caso di diniego della domanda conterrà: le specifiche motivazioni, tra quelle previste dalla legge, che non rendono “rottamabile” il debito (cartella/avviso) indicato dal contribuente nella domanda di adesione.

Il contribuente potrà dunque effettuare il pagamento in un’unica soluzione oppure in un massimo di 5 rate di pari importo, la prima delle quali entro il 31 luglio 2018 e l’ultima, entro il 28 febbraio 2019.

Carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016

L’Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare entro il 30 settembre 2018, a coloro che hanno presentato la domanda di adesione per carichi relativi al periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2016, una comunicazione che:

  • in caso di accoglimento della domanda conterrà: l’importo delle somme dovute ai fini della Definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i bollettini da utilizzare per il pagamento;
  • in caso di diniego della domanda conterrà: le specifiche motivazioni, tra quelle previste dalla legge, che non rendono “rottamabile” il debito (cartella/avviso) indicato dal contribuente nella domanda di adesione.

Il pagamento di quanto dovuto dovrà essere effettuato in un’unica soluzione o in un massimo di 3 rate, di cui:

  • l’80% delle somme dovute in due rate di pari ammontare, rispettivamente entro il 31 ottobre ed entro il 30 novembre 2018;
  • il restante 20%, in un’unica rata, entro il 28 febbraio 2019.

Soggetti non in regola con le vecchie rate

Per coloro, invece, che avevano una rateizzazione in essere al 24 ottobre 2016 e non sono in regola con il pagamento delle rate scadute al 31 dicembre 2016, Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una prima comunicazione entro il 30 giugno 2018 con l’ammontare delle rate scadute.

In questo caso per poter accedere al beneficio della “rottamazione” sarà necessario che venga effettuato il pagamento dell’importo residuo riferito alle rate scadute al 31 dicembre 2016 in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2018.

In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo l’istanza non potrà essere accolta.

L’Agenzia delle entrate-Riscossione, entro il 30 settembre 2018, dovrà inviare una seconda comunicazione che:

  • in caso di accoglimento della domanda conterrà: l’importo delle somme dovute ai fini della definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i bollettini da utilizzare per il pagamento;
  • in caso di diniego della domanda conterrà, le specifiche motivazioni per le quali la domanda non è stata accolta, ossia il mancato pagamento, entro il 31 luglio 2018 degli importi richiesti con la comunicazione del 30 giugno 2018.

Il pagamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione o in un massimo di 3 rate:

  • l’80% delle somme dovute in due rate di pari ammontare, rispettivamente entro il 31 ottobre ed entro il 30 novembre 2018;
  • il restante 20%, in un’unica rata, entro il 28 febbraio 2019.

Confagricoltura, la Regione riconosca la stato di calamità

Con una nota diramata oggi, Confagricoltura chiede alla Regione Puglia di attivarsi affinché venga riconosciuto lo stato di calamità naturale. Invita, pertanto, gli agricoltori a segnalare agli enti preposti i danni subiti.

Di seguito l’odierno comunicato stampa:

La continua ondata di maltempo di questi giorni, grandinate e piogge eccezionali, in uno alle gelate dello scorso febbraio, che hanno colpito le colture arboree, in particolar modo gli ulivi, stanno letteralmente mettendo in ginocchio i produttori dell’agro della provincia di Foggia, con conseguenze disastrose alle colture in campo (cereali, ortaggi, alberi da frutto, vigneti, oliveti etc.).

Pertanto Confagricoltura ritiene imprescindibile che la Regione Puglia, formuli al Ministero delle Politiche Agricole, la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale.

E’ una procedura necessaria al fine di essere riconosciute alle aziende danneggiate i benefici previsti dalla normativa per i danni patiti.

Affinché questo sia possibile, invitiamo coloro che hanno subito danni ingenti, ad inviare la segnalazione, (la modulistica è disponibile presso tutti gli Uffici di Confagricoltura sul Territorio) all’Ufficio Provinciale Agricoltura e ai Comuni, per attivare immediatamente i sopralluoghi.

Mons. Renna eletto Amministr. Apostolico della Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-S.G. Rotondo

Con decreto della Congregazione per i Vescovi, datato 8 maggio 2018, papa Francesco ha nominato il vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, Sua Ecc. Mons. Luigi Renna, Amministratore Apostolico della Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo.

“Per provvedere al governo della Chiesa di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo – si legge nella bolla di nomina – vacante per la morte dell’Ecc.mo Arcivescovo Michele Castoro, il Sommo Pontefice Francesco, per Divina Provvidenza Pastore dei Pastori, con il presente Decreto della Congregazione per i Vescovi, nomina e costituisce Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, dalla data odierna e fino a che l’Arcivescovo da eleggere prenda possesso canonico, l’Ecc.mo Mons. Luigi Renna, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano”.

In spirito di servizio, in obbedienza al Santo Padre, con memoria grata e piena di affetto per Sua Ecc. Mons. Michele Castoro e con sentimenti di carità pastorale nei confronti della Chiesa sipontina, il vescovo Renna ha accettato la nomina, assicurando alla cara Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano che questo impegno ministeriale nulla toglierà alla sollecitudine verso la Chiesa locale.

“Preghiamo per il nostro Vescovo” – è l’invito rivolto da mons. Antonio Mottola, vicario generale, nel comunicare la lieta notizia al clero, ai religiosi e ai fedeli della diocesi – “affidandolo alla intercessione di Maria SS. di Ripalta e di San Potito Martire”.

Caso SIA: una “bomba” ad orologeria

Con un bilancio 2017 non ancora approvato, una presunta perdita di diversi milioni di euro, la guerra istituzionale tra il Presidente del Consorzio Metta ed i Sindaci dissidenti di Orta Nova, Stornara, Trinitapoli e San Ferdinando, creditori che rischiano conseguenze finanziarie, una “patata bollente” nelle mani di Prefetto e Presidente Emiliano, non occorre una grande fantasia per intuire la “bomba” ecologica ed economica che potrebbe a breve scoppiare.

Ieri i dipendenti SIA hanno chiesto scusa ai cittadini con una lettera pubblica. Sia gli uni che gli altri  sono solo “vittime” di una gestione che ha indubbiamente fallito il suo mandato. Adesso servono i fatti, prima che sia troppo tardi.

Operazione Trailer: tre foggiani bloccati ad Ancona

Uno di Cerignola e due di Orta Nova, la banda che agiva nell’area di interscambio presso il porto di Ancona; lì venivano lasciati incustoditi i rimorchi carichi di merce in attesa di essere trasportati presso le sedi di destinazione.

Sei episodi per sei rimorchi, di cui l’ultimo bloccato dagli agenti dei Ancona con un carico di formaggi provenienti dalla Grecia per un valore di circa 400.000 euro. Le 22 tonnellate di formaggio dovevano dirigersi verso l’Inghilterra mentre avevano preso la strada per Foggia. Un auto “staffetta” garantiva l’impunità ma questa volta gli agenti, dopo varie indagini ed appostamenti, erano ad attenderli. Il carico è stato bloccato all’uscita del porto mentre agenti in borghese hanno arrestato un chilometro più avanti i conducenti dell’auto civetta.

Gioco d’azzardo patologico, rispettare le normative e attenzione ai pericoli.

I propositi dei rappresentanti e attivisti del M5S locale sono diretti a mettere in guardia le persone dai pericoli del gioco d’azzardo, rispetto alle possibili conseguenze negative, sia per le risorse economiche di ognuno che per le sofferenze che questo comporta, una volta caduti in uno stato di dipendenza patologica. I crescenti numeri di questo settore, e con essi le vittime, richiede un intervento di tutte le parti che possano arginare il fenomeno degenerativo.

Guardando all’aspetto strettamente economico in questo settore, alla fine dei conti per lo Stato potrebbe non essere conveniente, visti i costi per la cura delle persone cadute nel vortice compulsivo del gioco.

In definitiva, si chiede piena attuazione della Legge Regionale di riferimento n. 43/2013 ed un numero di interventi volti a promuovere il gioco consapevole e ad informare sui pericoli del gioco d’azzardo patologico.

Nel video pareri e intenzioni dei Parlamentari 5 Stelle.

Marco Pellegrini, presidente del Comitato “Appelliamoci!” di Foggia, oltre ad essere stato eletto Senatore della Repubblica nelle fila del M5S alle ultime elezioni politiche, fa il punto della situazione riguardo alla richiesta di sezioni distaccate della Corte d’Appello, della Direzione Distrettuale Antimafia, della Direzione Investigativa Antimafia a Foggia e del Tribunale per i minorenni, principali obiettivi del Comitato che presiede.

Agevolazioni per investimenti nel Sud Italia, il MISE pubblica i criteri per i proponenti

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la Circolare Direttoriale 16 aprile 2018 n. 178136, con la quale vengono fornite indicazioni sulle condizioni di utilizzo e sui criteri di valutazione delle domande di agevolazione per le quali è previsto il cofinanziamento con le risorse dell’Asse III del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività 2014-2020”.

La Circolare ricorda che, con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 26 settembre 2016, sono state assegnate per l’agevolazione risorse per un importo complessivo pari a 80 milioni di euro, destinate alle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, regioni meno sviluppate, nell’ambito dell’Asse III – Competitività PMI.

Viene spiegato che, nell’ambito di tale progetto, è possibile cofinanziare programmi di investimento produttivo, ivi compresi quelli finalizzati al miglioramento della sostenibilità ambientale dei processi produttivi e, a eventuale completamento, progetti per l’innovazione dell’organizzazione, riguardanti unità produttive ubicate in territori caratterizzati da situazioni di crisi industriale, soltanto nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia ed esclusivamente da parte delle PMI.

I programmi di investimento possono riguardare le seguenti attività economiche:

  • estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle miniere di carbone;
  • attività manifatturiere;
  • produzione di energia;
  • attività dei servizi alle imprese;
  • attività turistiche.

Il soggetto proponente deve essere «credibile», in termini di adeguatezza e coerenza del profilo dei soci con personalità giuridica e dei soci persona fisica e/o del management aziendale, in relazione alla pregressa esperienza lavorativa e/o professionale, rispetto al progetto imprenditoriale. Inoltre, il progetto deve rispondere ai seguenti requisiti:

  • fattibilità tecnica del programma degli investimenti;
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del progetto imprenditoriale;
  • potenzialità del mercato di riferimento, vantaggio competitivo dell’iniziativa proposta e relative strategie di marketing;
  • possesso del rating di legalità (premialità);
  • programma occupazionale previsto dal progetto imprenditoriale;
  • cantierabilità (possesso della eventuale documentazione comprovante il rilascio delle concessioni, autorizzazioni, licenze e nulla osta delle competenti pubbliche amministrazioni necessarie alla realizzazione dei progetti ammissibili alle agevolazioni);
  • riguardare unità produttive ubicate nei territori dei Comuni ricadenti nelle aree di crisi industriale complessa o non complessa.

Trasformazione dei Punti di Primo Intervento: incontro tra il Direttore Generale e i sindaci

Ieri il Direttore Generale della ASL Foggia Vito Piazzolla, come annunciato nei giorni scorsi, ha incontrato i sindaci dei comuni sede dei PPI per illustrare le modalità di riorganizzazione della rete dell’Emergenza-Urgenza territoriale e il cronoprogramma delle fasi della trasformazione dei PPI in Punti di Primo Intervento Territoriali (PPIT).

All’incontro erano presenti i sindaci di Vieste (Giuseppe Nobiletti), Torremaggiore (Pasquale Monteleone), Vico del Gargano (Michele Sementino), San Marco in Lamis (Michele Merla) e Monte Sant’Angelo (Pierpaolo d’Arienzo).

Nel dettaglio, il cronoprogramma prevede la trasformazione dei Punti di Primo Intervento di San Marco in Lamis e Torremaggiore (entrambi con sede presso i Presidi Territoriali di Assistenza e attualmente operativi h12) e quelli di Vieste, Vico del Gargano e Monte Sant’Angelo (anch’essi con sede presso i Presidi Territoriali di Assistenza e operativi h24) in PPIT entro il tempo utile ad organizzare strutturalmente e funzionalmente i nuovi servizi. Discorso analogo vale per quello di Troia. Tutti verranno trasformati come previsto dal Piano di riordino della rete Emergenza Urgenza varato nel 2016.

Piazzolla ha ribadito che non si tratta di una chiusura, ma di una integrazione nella rete dell’Emergenza Urgenza 118 che permetterà di assicurare un livello di assistenza superiore.

La trasformazione dei PPI, infatti, consentirà una razionalizzazione dei Servizi di Pronto Soccorso, attraverso la riconversione di strutture non in grado di garantire prestazioni adeguate agli standard nazionali.

Caratteristica dei PPIT sarà la presenza di un team di postazione fissa medicalizzata presso i Presidi Territori di Assistenza, dove sono già operativi gli specialisti che potranno, così, gestire non solo i codici bianchi e verdi, ma anche quelli gialli e rossi con competenze cliniche e strumentali adeguate a fronteggiare e stabilizzare temporaneamente le emergenze fino alla loro attribuzione al Pronto Soccorso dell’ospedale di riferimento.

Il cronoprogramma redatto dalla Direzione Generale è parte integrante del più ampio piano di riorganizzazione della rete territoriale dell’Emergenza Urgenza che prevede piccole modifiche e ulteriori innesti all’interno della stessa in maniera da rendere più efficace il servizio.

Nel documento, tra le altre cose, la Direzione chiede che la competenza sulla Centrale operativa 118 passi dagli Ospedali Riuniti di Foggia alla ASL, in modo da migliorare il coordinamento di tutte le attività essenziali per assicurare l’emergenza.

Confermata, infine, per il comune di Vieste la seconda postazione medicalizzata, già sperimentata durante la scorsa stagione estiva.

Carabinieri arrestano due marocchini per ricettazione e resistenza

Due pregiudicati marocchini residenti a Stornara sono stati arrestati dopo un inseguimento alle prime luci dell’alba di ieri sulla Provinciale Cerignola/Canosa con l’accusa di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.

Dopo diversi chilometri di inseguimento, in cui hanno più volte tentato di mandare fuori strada l’auto dei militari, i due, Aziz El Fekkak di 39 anni e Abdellatif Nazih di 35, hanno tentato la fuga a piedi ma sono stati prontamente bloccati ed ammanettati.

Nel furgone sono stati rinvenuti circa 200 pannelli fotovoltaici con un valore commerciale di diverse decine di migliaia di euro.

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...