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mercoledì, Gennaio 8, 2025
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Natale cerignolano 2024: gli uffici al lavoro per gli ultimi preparativi

In città continuano i lavori per l’installazione delle luminarie; Piazza Duomo cuore delle festività con il tradizionale albero e una nuova attrazione: una ruota panoramica alta 30 metri.

Mentre gli uffici degli assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive continuano a limare gli ultimi dettagli per definire il palinsesto natalizio del 2024, il centro città comincia già a respirare aria di festa con l’installazione delle luminarie che animeranno l’intero corso cittadino e i principali luoghi di aggregazione.

Anche Piazza Duomo si prepara a diventare il cuore delle festività con il tradizionale albero di Natale, nel segno del rispetto dell’ambiente e degli alberi – si tratta infatti di un albero artificiale -. La novità quest’anno sarà rappresentata da una ruota panoramica alta circa 30 metri, a disposizione della comunità cerignolana per tutto il periodo natalizio.

“Se per i cerignolani ormai l’accensione dell’albero nei primi giorni di dicembre è una data da segnare sul calendario, la vera sfida è aprire i confini dei nostri eventi e delle nostre attività a chi vuole passare una giornata in un luogo diverso.” Sottolinea l’assessora alle Attività Produttive, Cecilia Belpiede.

“E’ bellissimo vedere in questi giorni Piazza Duomo trasformata: la ruota panoramica rappresenta certamente una novità e voglio sottolineare forse l’aspetto più bello dell’attrazione, una cabina inclusiva, per i nostri concittadini con diverse abilità che potranno usufruirne gratuitamente ogni volta che vorranno godere della vista dall’alto del nostro bellissimo territorio, grazie ad un contributo che abbiamo voluto fortemente, perché per noi le festività sono il periodo in cui Cerignola deve dimostrare davvero di essere la città dei diritti.” Prosegue la vicesindaca ed assessora alla Cultura e Welfare, Maria Dibisceglia.

“Siamo felici di avvertire tanta curiosità attorno al programma su cui stiamo lavorando da ormai qualche settimana, senza sosta, e per questo ringrazio gli uffici che, anche in queste ore, stanno limando gli ultimi dettagli per un programma di qualità, sulla base delle numerose domande pervenute. Questo sottolinea la creatività e la vivacità del nostro tessuto sociale e produttivo.” Conclude il sindaco Francesco Bonito.

Previsione meteo per domenica 1 dicembre

Cieli prevalentemente coperti o poco nuvolosi.

Temperature stazionarie.

Venti moderati con mari molto mossi.

Don Luigi Maria Epicoco, teologo e scrittore, a Cerignola il 3 dicembre alle ore 19,30 Parrocchia Sant’Antonio da Padova.

Nel settantesimo anniversario della Incoronazione del simulacro della Vergine Maria Immacolata, da sempre venerata nella Parrocchia S. Antonio di Cerignola, il consiglio pastorale parrocchiale e la confraternita S. Maria della Pietà hanno organizzato una serie di eventi in preparazione alla festa dll’8 dicembre, solennità della Immacolata Concezione.

Domenica 1 dicembre alle ore 20 sarà inaugurata la mostra foto documentaria che ricorda l’incoronazione della statua avvenuta il 21 novembre 1954 per le mani del Cardinale Alfredo Ottaviani, su mandato del Papa Pio XII. Per ricordare lo storico evento è stata realizzata una litografia, che sarà presentata dal prof. Francesco Radi, che ha curato la mostra.

Martedì 3 dicembre alle ore 19,30, la comunità parrocchiale incontrerà, presso l’oratorio parrocchiale di Via dei Sanniti, 139, sala “Mons. Nicola Lanzi”, il teologo e scrittore Prof. Don Luigi Maria Epicoco, che presenterà il tema “Maria e la Chiesa”. L’introduzione sarà del parroco Mons. Carmine Ladogana e le conclusioni sono affidate al Vescovo diocesano S.E. Mons. Fabio Ciollaro.

Giovedì 5 dicembre alle ore 20, nella chiesa parrocchiale saranno presentate storie, poesie e canti che raccontano il Natale nei suoi segni più profondi. Lo spettacolo “Natale nell’anima” è curato dal Prof. Giuseppe Pugliese che sarà la voce narrante, mentre Antonella Cirillo e Daniele Cifaldi saranno gli attori, a Barbara Crapolicchio è affidato il canto, accompagnata dal musicista Giuseppe Garriba.

Sabato 7 dicembre alle ore 15,30 i giovani della parrocchia si uniranno al pellegrinaggio diocesano giovanile vocazionale al Santuario diocesano di Maria SS. di Ripalta, mentre alle ore 20,30 la comunità si ritroverà in chiesa per pregare l’antico canto bizantino alla Madre di Dio, denominato Akathistos. La preghiera sarà presieduta del Vescovo S.E. Fabio Ciollaro.

Domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata le Sante Messe saranno celebrate alle 8, alle 10,30 e alle 19,00. Quest’ultima vedrà la partecipazione della Confraternita “Santa Maria della Pietà, e sarà presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Fabio Ciollaro.

Provincia di Foggia, contrasto ai reati predatori:13 arresti e una denuncia da parte dei Carabinieri.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia hanno recentemente intensificato i servizi perlustrativi finalizzati a prevenire e contrastare i reati predatori, con particolare riguardo al fenomeno dei furti di veicoli – con la connessa ricettazione di parti meccaniche-o compiutiin aree rurali. Il bilancio complessivo è di 13arresti (12 in flagranza di reato e 1 in esecuzione di misura cautelare) e un deferimento in stato di libertà, nei confronti di persone che dovranno rispondere a vario titolo, ognuna in relazione alla propria condotta e nell’ambito di fattispecie rubricate autonomamente, di furto, ricettazione e resistenza a un pubblico ufficiale.

Durante gli specifici controlli, i Carabinieri della Compagnia di Lucera (FG)hanno arrestato in flagranza di reato per tentato furto in concorso di autovettura due foggiani – uno dei quali già noto alle Forze dell’Ordine -, tradotti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. I due indagati, sorpresi mentre erano intenti a forzare la portiera di un veicolo in sosta nei pressi della locale stazione ferroviaria, sono stati bloccati dopo un breve inseguimento a piedi dai militari dell’Arma, che hanno rinvenuto in loro possesso, nel corso di una perquisizione, strumenti atti allo scasso.

Sempre a Lucera, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato anche un giovane del posto, ritenuto responsabile di furto aggravato e di possesso ingiustificato di arnesi da scasso, deferendo in stato di libertà un complice.L’operazione, frutto di un mirato servizio di osservazione, si inserisce nell’ambito di un’azione più ampia volta a contrastare i numerosi episodi di furto di motocicli e di auto verificatisi in orario notturno nel centro federiciano. Il tempestivo intervento dei militari dell’Arma ha consentito di bloccare uno dei due indagati mentre tentava di dileguarsi a bordo dello scooter precedentemente rubato all’interno di un garage interrato sito a poche decine di metri dal noto anfiteatro augusteo, mentre il complice, anch’egli lucerino, è stato rintracciato poco dopo presso la sua abitazione e deferito a piede libero.L’arresto, celebrato l’indomani con rito direttissimo, è stato convalidato dal Tribunale di Foggia, che ha confermato la misura degli arresti domiciliari.

I Carabinieri della Compagnia di Cerignola (FG), nell’ambito di servizi predisposti lungo la S.P. 96, hanno arrestato 2 persone, accusate a vario titolo di furto aggravato, ricettazione e resistenza a un pubblico ufficiale.Nello specifico il conducente di un furgone, nel tentativo di eludere il controllo alla circolazione stradale, non si sarebbe fermato all’alt intimatogli, venendo bloccato dai militari dell’Arma solo dopo un breve inseguimento, durante il quale avrebbe messo in pericolo, con manovre pericolose, l’incolumità di alcuni passanti. A bordo del mezzo – risultato provento di furto consumato a Corato ai danni di una società polisportiva dilettantistica – i Carabinieri hanno rinvenuto parti meccaniche di autovetture, per le quali sono in corso ulteriori approfondimenti tesi a verificarne la provenienza. L’uomo è stato arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per ricettazione.

Sulla stessa arteria stradale, i Carabinieri avrebbero fermato dopo un inseguimento il conducente di un ulteriore furgone, il quale, sempre nel tentativo di eludere un controllo, avrebbe ignorato l’alt intimatogli e cercato di allontanarsi con manovre pericolose, finendo per danneggiare 20 piante di ulivo in un fondo privato, su cui il mezzo – risultato da successive verifiche asportato ad Altamura – avrebbe impattato durante la pericolosa fuga.

Entrambi gli indagati sono stati tradotti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

Analoghi servizi sono stati svolti nel centro di Cerignola dai Carabinieri, intervenuti all’interno di un garage da cui provenivano rumori di attrezzi da scasso e al cui interno i militari dell’Arma hanno sorpreso tre persone intente a smontare un furgone rubatoa Barletta alcuni giorni prima. Alla vista dei Carabinieri due soggetti sono riuscitia guadagnare la fuga, mentre il terzo è stato prontamente bloccato e tradotto, dopo l’arresto, presso la casa circondariale di Foggia. L’indagato dovrà rispondere, oltre che di riciclaggio, anche di detenzione illegale di materiale esplodente, avendo i Carabinieri rinvenuto, nel corso di una perquisizione presso il garage, anche un ordigno artigianale del peso di 2kg, messo in sicurezza e fatto brillare dagli artificieri. 

La Stazione Carabinieri di Carpino (FG), con l’ausilio della Sezione Radiomobile, ha invece tratto in arresto per tentato furto aggravato in concorso di un’autovettura un 43enne e un 35enne di San Severo, fermati in quel centro subito dopo aver tentato di asportare una vettura in sosta sulla pubblica via.

Nell’ambito di analoghe attività perlustrative effettuate in area rurale, i Carabinieri della Stazione di Orta Nova (FG) hanno arrestato in flagranza due stranieri per un furto aggravato consumato nelle campagne di quella contrada Flaminio.Il proprietario di un uliveto, che aveva notato due persone sospette nel proprio fondo, ha contattato – tramite numero d’emergenza 112 – i militari dell’Arma, che giunti sul posto hanno sorpreso i due indagati mentre erano intenti a raccogliere olive senza alcuna autorizzazione. Una successiva perquisizione ha consentito ai Carabinieri di rinvenire, all’interno dell’autovettura in uso ai predetti, sacchi contenenti complessivamente circa 4 quintali di olive già raccolte. Il Tribunale di Foggia ha convalidato l’arresto e fissato l’udienza per il giudizio per direttissima.

Anche a Stornara (FG), in località Poste Fonte, presso un terreno agricolo privato, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza e tradotto agli arresti domiciliari una coppia di stranieri(un 43enne e una 37enne), colti all’atto di raccogliere senza permesso 2,5 quintali di olive, restituite al proprietario del fondo.

Sempre nell’ambito della manovra di contrasto ai reati predatori, i Carabinieri della Stazione di Vico del Gargano hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di una 27enne del luogo, ritenuta responsabile di furto aggravato.Secondo le indagini condotte sotto la direzione della Procura di Foggia, l’indagata si sarebbe introdotta all’interno dell’abitazione di una novantenne fingendosi una lontana parente del marito defunto e, approfittando dell’età avanzata dell’anziana e di un suo improvviso stato confusionale, sarebbe entrata con una scusa nella camera da letto asportando vari monili in oro, per poi dileguarsi. La vittima, dopo essersi ripresa e aver constatato la mancanza dei suoi gioielli, ha allertato i Carabinieri, che hanno ricostruito l’accaduto accertando che la ragazza, subito dopo aver lasciato l’abitazione, si sarebbe recata presso una locale gioielleria e presso un compro oro per rivendere tutta la refurtiva, recuperata dai militari dell’Arma e restituita all’avente diritto. 

Gli indagati, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria- sia per i procedimenti nella fase delle indagini preliminari che per quelli per i quali è stato celebrato il giudizio per direttissima -, non possono essere considerati colpevoli fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

Terra di qualità – Cerignola e il suo terroir

Un evento con l’obiettivo di riconoscere la qualità dei prodotti enogastronomici locali in programma il prossimo 7 dicembre a Palazzo Fornari

Le eccellenze agroalimentari cerignolane saranno protagoniste dell’evento Terra di Qualità – Cerignola e il suo terroir in programma nello storico Palazzo Fornari il prossimo sabato 7 dicembre.

L’iniziativa dell’Amministrazione comunale, realizzata con il supporto della Condotta Slow Food Foggia e Monti Dauni e cofinanziata dalla Regione Puglia – Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale ed ambientale, ha l’obiettivo di riconoscere il giusto merito a quanti sono quotidianamente impegnati nella coltivazione e trasformazione di prodotti enogastronomici tipici e unici, anche offrendo supporto alla promozione degli stessi con attività di marketing specializzate e orientate.

L’evento avrà inizio alle 10.00 con il Worshop sulla valorizzazione e la promozione dei prodotti tipici e autentici del terroir cerignolano a cui parteciperanno i rappresentanti delle associazioni Città del Vino e Città dell’Olio, di Slow Food Puglia e dell’Università di Foggia insieme ad esperti di marketing enogastronomico e turistico.

Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, si svolgeranno le degustazioni di vino, olio, pizza sette sfoglie e altri prodotti autentici cerignolani che faranno da cornice alle contaminazioni culturali e musicali organizzate dalle associazioni Art&Fatti, Costruire, Oltrebabele e Sud Music.

“È nostra volontà mettere in campo una serie di attività che sostengano gli sforzi compiuti dalle aziende per far conoscere l’identità e la qualità dei prodotti ed espandere la rete di vendita”, afferma l’assessora alle Attività produttive Cecilia Belpiede.

“Gli incontri svolti per preparare l’evento hanno fatto emergere una comune istanza da parte dei produttori: promuovere la conoscenza e affermare la reputazione dell’agro cerignolano e delle magnifiche produzioni. Obiettivo più che condivisibile su cui lavoreremo di concerto e con azioni di sistema, investendo energie, risorse e competenze”, conclude l’assessora Belpiede.

Previsione meteo per sabato 30 novembre

Cieli molto nuvolosi con piogge e rovesci anche temporaleschi, migliora in serata.

Temperature in ulteriore diminuzione.

Venti moderati con mari mossi.

Trapianto di rene, riprende l’attività al Policlinico Foggia

La Clinica Urologica del Policlinico Foggia, diretta dal professor Giuseppe Carrieri, Preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Foggia, in collaborazione con la Struttura Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, diretta dal Prof. Giovanni Stallone, ha ripreso ieri, con il primo paziente, l’attività di trapianto di rene.

La ripresa dei trapianti di rene al Policlinico di Foggia è una grande notizia per tutta la Puglia: è merito dell’impegno del professor Giuseppe Carrieri, direttore della struttura complessa di Urologia, della passione della sua équipe e il risultato di un lavoro altamente specialistico che richiede il positivo coinvolgimento dell’intera comunità ospedaliero universitaria”, ha detto il vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità, Raffaele Piemontese, sottolineando che “il Centro Trapianti di Foggia torna a essere un punto di riferimento, affiancandosi al Policlinico di Bari, per offrire una risposta concreta a chi è in attesa di un trapianto di rene”.“La scuola trapiantologica pugliese e il modello integrato e interaziendale realizzato sono una realtà che si conferma tra le più avanzate nel panorama italiano”, ha aggiunto Piemontese, indirizzando “un pensiero speciale alle famiglie dei donatori, il cui straordinario gesto di generosità e altruismo permette di trasformare il dolore in una nuova possibilità di vita per chi soffre”.

Esprimo grande soddisfazione per la ripresa delle attività di trapianto di renedella Clinica Urologica del Policlinico di Foggia, interrotta a causa del Covid circa 2 anni fa. – ha dichiarato il professor Giuseppe Carrieri. Ringrazio in primisil dottor Gaetano Palella, responsabile dell’equipe trapianti di rene del nostroPoliclinico,per avereseguito egregiamente l’intervento, coadiuvato dal dottor Oscar Selvaggio, dal dottor NicolaCiavarella e dall’anestesista dottor Mario Matella e supportato da tutti gli urologi della nostra Clinica Urologica, con i professori Luigi Cormio, Carlo Bettocchi eGianmaria Busetto e i dirigenti vicari dottor Rocco Di Brina e dottor Tommaso Corvasce.Grazie al mio Amico di una vitaprofessor Giovanni Stallone per aver sempre creduto con impegno e determinazione a questo progetto, alla infaticabile Barbara Infante e a tutto il grande team nefrologico del nostro Policlinico. Grazie alla professoressa Gilda Cinnella e al suo eccellente gruppo di Anestesisti che in questi giornistanno strenuamente sopportando il peso della contemporanea apertura, oltre che del Centro trapianti, anche del nuovo reparto di Cardiochirurgia.Un ringraziamento accorato al Centro Regionale Trapianti – CRT, al professorLoreto Gesualdo ed al professor PasqualeDitonno per aver supportato con entusiasmo e lungimiranza la ripresa di questa importante attività checontribuirà a dare ulteriori risposte di salute ai cittadini del nostro territorio.Grazie a chi ci ha preceduto in questa bellissimo percorso, al mio Maestro professorFrancesco Paolo Selvaggi, al professorFrancesco Paolo Schena ed al Professor Michele Battaglia. Grazie, infine, di vero cuore alla Regione Puglia, alPresidente Michele Emiliano,all’Assessore alla Sanità Raffaele Piemontese e alla Direzione Strategica del Policlinico di Foggia, che, nelle persone del dott. Giuseppe Pasqualone, della dott.ssa Elisabetta Esposito e del dott. Leonardo Miscio, hanno reso possibile tutto ciò lavorando infaticabilmente, sempre con grande entusiasmo e competenza. Ma soprattutto, grazie alle famiglie dei donatori che, con senso di umanità e di civiltà, riescono a trasformare il loro dolore in un momento di vita e di speranza per tanta gente che vive nella sofferenza”.

Il dg Giuseppe Pasqualone ha sottolineato che “la ripresa delle attività rappresenta un nuovo importante traguardo per il Policlinico Foggia, che si aggiunge al Deu, al blocco operatorio, alla Cardiochirurgia e al Centro di Procreazione Medica Assistita, per citare alcuni risultati raggiunti negli ultimi tempi. Dopo la sospensionelegata alla pandemia da Coronavirus – prosegue Pasqualone – abbiamo riqualificato il Centro trapianti di rene e siamo ripartiti per offrire al territorio un servizio fondamentale per un’azienda ospedaliero-universitaria“.

AQP: siamo in riserva, conteniamo i consumi d’acqua per superare la crisi idrica

I prelievi superano ancora gli afflussi e la disponibilità si riduce. In attesa di precipitazioni significative sulle fonti, AQP continueràa mantenere ridotta la pressione per allontanare il rischio di un inasprimento delle restrizioni

Bari, 29novembre 2024 – Le scarse pioggesulle fonti riducono sempre più la disponibilità idrica: i prelievi restano superiori agli afflussi ed ènecessariocontenerei consumi. In assenza di adeguate precipitazioni, già da gennaio infatti la quantità di acqua disponibile potrebbe essere insufficiente a soddisfare appieno la domanda.Ogni gocciaèfondamentale per superare la crisi idrica.Da quelle risparmiate da Acquedotto Pugliese (AQP) con la tecnologia messa in campo negli ultimi anni,a quelle che possono recuperare,con piccoli gesti quotidiani,i 4 milioni di cittadini serviti. È necessario inoltre continuare a mantenere ridotta la pressionenel rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carta del servizio idrico integrato. Meno acqua sarà consumatada tutti, più si allontanerà il rischio di inasprimento delle restrizioni.Un messaggio al centro della campagna di sensibilizzazione di AQP:Siamo in riserva.

Il livello di severità idrica per il potabile in Puglia rilevato dall’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale è passato da medio adalto. La disponibilità idrica totale degli invasi da cui AQP per oltre la metà del fabbisognoèinferiore del 62% rispetto ai valori medi storici. La portata media delle sorgenti irpine, che pesano per un terzo sul mix di fonti, è in calo di oltre il 12%.

AQP affronta la sfida del cambiamento climatico, dal risanamento e la digitalizzazione delle reti allo sviluppo di modelli previsionaliche consentono di gestire la domanda di acqua sulla base di diversi fattori, come quelli climatici e demografici. Grazie al lavoro di riduzione delle perdite ed efficientamento dei processi gestionali, oggi Acquedotto Pugliese riesce a soddisfare la domanda prelevando meno acqua dall’ambiente:nel 2023 ad esempio sono stati risparmiati80 milioni di metri cubi di acquaannui rispetto al 2009, pari a un invaso di medie dimensioni. Sono attualmente avviati interventi di risanamento che interessano quasi1.300 chilometri di condotte per un investimento complessivo di 800 mln di euro.

C’è crisi idrica in Puglia?

Sì, il perdurare di scarse precipitazioni sulle fonti, unite ai prelievi di acqua per i diversi utilizzi dagli invasi a uso plurimo, sta riducendo la disponibilità idrica. A partire dal 21 ottobre 2024, AQP ha avviato riduzioni di pressione su tutta la rete idrica gestita nel rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carta del servizio idrico integrato. Durante l’ultima riunione, l’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile in Puglia da medio a alto. Le variabili più importanti restano quella delle piogge nelle zone in cui sono ubicate le principali fonti di approvvigionamento di Acquedotto Pugliese e quella dei consumi, da contenere il più possibile.

Dove sono le principali fonti di approvvigionamento di AQP? Come funziona il sistema?

Acquedotto Pugliese attinge circa il 55% di acqua da 5 invasi (Sinni, Pertusillo, Conza, Occhito e Locone) che servono anche l’agricoltura, il 33% dalle sorgenti irpine e la restante parte, il 12%, da169 pozzi dislocati soprattutto nella parte meridionale della Puglia e dedicati esclusivamente all’uso potabile. Questo mix di fonti si sviluppa su 6 schemi idrici che attraversano 3 territori regionali (Campania, Basilicata e Puglia) e sono fortemente interconnessi tra loro, consentendo ad Acquedotto Pugliese di colmare eventuali carenze idriche di uno schema con l’altro. Questa gestione ottimizzata anche grazie alla digitalizzazione della rete, unitamente agli investimenti continui per la riduzione delle perdite idriche, ha consentito ad AQP di efficientare la risorsa idrica e di garantire il servizio nonostante una disponibilità della risorsa ridotta rispetto alla media storica.La crisi climatica, tuttavia, ha ridotto la disponibilità d’acqua complessiva di oltre il 60% rispetto alla media storica, rendendo necessarie misure preventive come le riduzioni di pressione volte ad allontanare il rischio di disservizi nelle prossime settimane.

Quali fattori incidono sulla continuità del servizio idrico potabile?

La continuità del servizio dipende dai prelievi anche per usi diversi dal potabile (per le fonti cosiddette ad uso plurimo), dalle azioni di razionalizzazione e ottimizzazione della gestione, da un consumo responsabile della risorsa e dalla quantità di acqua presente nelle principali fonti di approvvigionamento di AQP: gli invasi di Pertusillo e Sinni (in Basilicata), Conza (in Campania), Locone (in Puglia) e Occhito (al confine tra Puglia e Molise), le sorgenti campane e il sistema di pozzi.

Chi regola il prelievo delle acque per i diversi usi?

L’attività di pianificazione e gestione delle risorse idriche di un’ampia area del Sud Italia, di cui fa parte anche la Puglia, è di competenza dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale. Le regioni italiane su cui ha competenza sono sette: Basilicata, Calabria, Campania e Puglia per intero; Abruzzo, Lazio e Molise parzialmente. Sulla distribuzione delle risorse idriche per i vari usi e per i diversi territori incidono inoltre accordi tra regioni.

Chi gestisce operativamente gli invasi a uso plurimo da cui si rifornisce Acquedotto Pugliese?

La gestione degli invasi di Sinni e Pertusillo in Basilicata e di Conza in Campania è di Acque del Sud, la società che da gennaio 2024 ha preso il posto del soppresso Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (E.I.P.L.I.). La gestione della diga di Occhito, fra Puglia e Molise, è del Consorzio per la Bonifica della Capitanata. La gestione dell’invaso del Locone, in Puglia, è del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia.

Quali sono le fonti più esposte da cui si approvvigiona Acquedotto Pugliese?

Tutte le fonti di approvvigionamento di AQP sono esposte agli effetti dei cambiamenti climatici. La differenza dei comportamenti è rappresentata dalle finestre temporali all’interno delle quali si manifestano gli impatti di tali cambiamenti: stagionali per le sorgenti, annuali per gli invasi e su diversi anni per quanto riguarda la falda.

Cosa possono fare i cittadini?

Adottare il più possibile un consumo responsabile dell’acqua, evitando gli usi non prioritari, e installare autoclavi, sono le migliori soluzioni che Acquedotto Pugliese consiglia di adottare sin da subito. AQP ha lanciato le campagneAcqua per tutti, tutti per l’acqua,Conta la goccia – Risparmiare si può, Siamo in riservae Dormi tranquillo, hai l’autoclave e una casa felice. Sul sito di AQP è inoltre disponibile una pagina con consigli su come risparmiare l’acqua.

Cosa fa Acquedotto Pugliese per efficientare le reti?

AQP ha messo in campo numerosi investimenti volti al miglioramento delle reti e in particolare al controllo e al contenimento delle perdite idriche. I progetti di risanamento, insieme a tutte le altre iniziative attuate (ad esempio la sostituzione delle condotte deteriorate, il monitoraggio delle pressioni in rete ed il loro controllo mediante valvole automatiche di controllo e la distrettualizzazione, il rinnovamento del parco misuratori installati, ecc.) hanno portato nel corso degli anni a una significativa riduzione del tasso di perdita nelle reti di distribuzione. Acquedotto Pugliese sta inoltre realizzando, dal giugno 2022, il progetto Smart Water Management, che ha permesso la creazione di un gemello digitale della rete idrica utilizzando nuove tecnologie predittive a tutela della risorsa idrica. Lo Smart Water Management è di importanza strategica: una maggiore e fondamentale tempestività nel ripristino della rete e conseguente contenimento delle perdite, oltre che a un approccio in ottica di sostenibilità, rende la gestione idrica sempre più sicura, efficiente e consapevole.

Che effetto hanno queste politiche di efficientamento?

Grazie all’efficientamento dei processi gestionali, Acquedotto Pugliese riesce sempre più a soddisfare il fabbisogno idrico prelevando meno acqua dall’Ambiente. Nel 2023 ad esempio sono stati risparmiati 80 milioni di metri cubi di acqua annui rispetto al 2009, pari a un invaso di medie dimensioni.

Cosa fa Acquedotto Pugliese per ridurre le perdite idriche?

Acquedotto Pugliese ha in corso un imponente piano di risanamento delle reti idriche. Sono attualmente avviati interventi di risanamento che interessano quasi 1.300 chilometri di condotte per un investimento di 800 milioni di euro.

Ci sono altre fonti da cui può attingere Acquedotto Pugliese?

Il mix di fonti composto da invasi, sorgenti e pozzi copre il 100% del fabbisogno. È attualmente in fase di progettazione un dissalatore sulle sorgenti salmastre del Fiume Tara, a Taranto, che a partire dal 2026 potrebbe coprire il fabbisogno idrico di 350mila persone, quasi il 10% del totale dei cittadini serviti da AQP.

Perché quando Acquedotto Pugliese comunica interruzioni del servizio o riduzioni di pressione non si avvertono disagi?

Probabilmente i serbatoi a servizio del condominio o dell’abitazione sono adeguati alle necessità di consumo.In pratica si utilizza l’acqua contenuta in essi.Nelle abitazioni prive di riserve proprie di accumulo, si continua ad utilizzare l’acqua ancora presente nelle tubature della rete pubblica, fino al loro totale svuotamento.

Perché a volte si continuano ad avvertire disagi anche dopo il ripristino dell’erogazione?

Occorre aspettare che in tutta la rete si ripristinino le condizioni di flusso sufficienti a garantire la giusta pressione. In pratica ci vuole tempo perché le reti si riempiano nuovamente, e la velocità di riempimento è legata ai consumi degli utenti.

Perché l’acqua a volte arriva solo ai piani inferiori?

Acquedotto Pugliese ha cura che l’acqua arrivi al punto di presa del contatore, garantendo una pressione minima di 0,5 atmosfere. Solitamente la pressione è superiore, comunque sufficiente a permettere l’acqua di raggiungere i piani superiori. In caso di pressioni minime, l’acqua difficilmente raggiunge i piani superiori al secondo.Inoltre, nei periodi di crisi idrica, per garantire sufficienti scorte nei grandi serbatoi extraurbani è probabile che occorra effettuare manovre di riduzione di pressione in rete. In questo caso, le abitazioni ed i condomini forniti di idonei serbatoi, in condizioni ordinarie, non avvertono disagi.

Perché nello stesso abitato le condizioni del servizio possono essere diverse?

Dipende principalmente dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche di altre perché a parità di pressione in rete occorre superare un maggiore “dislivello” per servire le abitazioni.In pratica nelle zone alte degli abitati, in caso di riduzione di pressione, la rete fatica a riempirsi ed a garantire un livello ottimale di servizio.

Per superare al meglio eventuali interruzioni di servizio e/o riduzione di pressione nelle reti, Acquedotto Pugliese consiglia:

  • di alloggiare i serbatoi al piano terra o negli scantinati, in modo tale che possano sempre riempirsi durante le ore di piena erogazione.
  • di installare serbatoi con una capacità sufficiente a contenere tanta acqua quanta ne serve quotidianamente (circa 150 litri a persona), garantendone, così, un adeguato ricambio.

Per assicurare migliore igienicità all’acqua accumulata nei serbatoi privati, Acquedotto Pugliese consiglia:

  • di realizzarli preferibilmente in acciaio inossidabile o in cemento armato,
  • di realizzarli ispezionabili da ogni lato,
  • di pulirli almeno una volta all’anno effettuando contestualmente una disinfezione,
  • di dotarli di scarico di fondo e di sfioratore di massimo livello,
  • di non collocare nel locale né la centrale termica né le riserve di carburante o materiali in disuso
  • se ci sono diversi serbatoi, di collegarli in serie e di fare in modo che essi siano costantemente attraversati dall’acqua di rete
  • che la tubazione in arrivo eroghi acqua a caduta libera visibile al di sopra del livello massimo consentito dal recipiente ricevitore, per evitare che l’acqua in uscita possa ritornare nel tubo adduttore.

Previsione meteo per venerdì 29 novembre

Cieli molto nuvolosi con deboli piogge; migliora in serata.

Temperature in lieve diminuzione.

Venti moderati con mari mossi.

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

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