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AQP: siamo in riserva, conteniamo i consumi d’acqua per superare la crisi idrica

I prelievi superano ancora gli afflussi e la disponibilità si riduce. In attesa di precipitazioni significative sulle fonti, AQP continueràa mantenere ridotta la pressione per allontanare il rischio di un inasprimento delle restrizioni

Bari, 29novembre 2024 – Le scarse pioggesulle fonti riducono sempre più la disponibilità idrica: i prelievi restano superiori agli afflussi ed ènecessariocontenerei consumi. In assenza di adeguate precipitazioni, già da gennaio infatti la quantità di acqua disponibile potrebbe essere insufficiente a soddisfare appieno la domanda.Ogni gocciaèfondamentale per superare la crisi idrica.Da quelle risparmiate da Acquedotto Pugliese (AQP) con la tecnologia messa in campo negli ultimi anni,a quelle che possono recuperare,con piccoli gesti quotidiani,i 4 milioni di cittadini serviti. È necessario inoltre continuare a mantenere ridotta la pressionenel rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carta del servizio idrico integrato. Meno acqua sarà consumatada tutti, più si allontanerà il rischio di inasprimento delle restrizioni.Un messaggio al centro della campagna di sensibilizzazione di AQP:Siamo in riserva.

Il livello di severità idrica per il potabile in Puglia rilevato dall’Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale è passato da medio adalto. La disponibilità idrica totale degli invasi da cui AQP per oltre la metà del fabbisognoèinferiore del 62% rispetto ai valori medi storici. La portata media delle sorgenti irpine, che pesano per un terzo sul mix di fonti, è in calo di oltre il 12%.

AQP affronta la sfida del cambiamento climatico, dal risanamento e la digitalizzazione delle reti allo sviluppo di modelli previsionaliche consentono di gestire la domanda di acqua sulla base di diversi fattori, come quelli climatici e demografici. Grazie al lavoro di riduzione delle perdite ed efficientamento dei processi gestionali, oggi Acquedotto Pugliese riesce a soddisfare la domanda prelevando meno acqua dall’ambiente:nel 2023 ad esempio sono stati risparmiati80 milioni di metri cubi di acquaannui rispetto al 2009, pari a un invaso di medie dimensioni. Sono attualmente avviati interventi di risanamento che interessano quasi1.300 chilometri di condotte per un investimento complessivo di 800 mln di euro.

C’è crisi idrica in Puglia?

Sì, il perdurare di scarse precipitazioni sulle fonti, unite ai prelievi di acqua per i diversi utilizzi dagli invasi a uso plurimo, sta riducendo la disponibilità idrica. A partire dal 21 ottobre 2024, AQP ha avviato riduzioni di pressione su tutta la rete idrica gestita nel rispetto degli standard di qualità previsti dalla Carta del servizio idrico integrato. Durante l’ultima riunione, l’Osservatorio permanente per gli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile in Puglia da medio a alto. Le variabili più importanti restano quella delle piogge nelle zone in cui sono ubicate le principali fonti di approvvigionamento di Acquedotto Pugliese e quella dei consumi, da contenere il più possibile.

Dove sono le principali fonti di approvvigionamento di AQP? Come funziona il sistema?

Acquedotto Pugliese attinge circa il 55% di acqua da 5 invasi (Sinni, Pertusillo, Conza, Occhito e Locone) che servono anche l’agricoltura, il 33% dalle sorgenti irpine e la restante parte, il 12%, da169 pozzi dislocati soprattutto nella parte meridionale della Puglia e dedicati esclusivamente all’uso potabile. Questo mix di fonti si sviluppa su 6 schemi idrici che attraversano 3 territori regionali (Campania, Basilicata e Puglia) e sono fortemente interconnessi tra loro, consentendo ad Acquedotto Pugliese di colmare eventuali carenze idriche di uno schema con l’altro. Questa gestione ottimizzata anche grazie alla digitalizzazione della rete, unitamente agli investimenti continui per la riduzione delle perdite idriche, ha consentito ad AQP di efficientare la risorsa idrica e di garantire il servizio nonostante una disponibilità della risorsa ridotta rispetto alla media storica.La crisi climatica, tuttavia, ha ridotto la disponibilità d’acqua complessiva di oltre il 60% rispetto alla media storica, rendendo necessarie misure preventive come le riduzioni di pressione volte ad allontanare il rischio di disservizi nelle prossime settimane.

Quali fattori incidono sulla continuità del servizio idrico potabile?

La continuità del servizio dipende dai prelievi anche per usi diversi dal potabile (per le fonti cosiddette ad uso plurimo), dalle azioni di razionalizzazione e ottimizzazione della gestione, da un consumo responsabile della risorsa e dalla quantità di acqua presente nelle principali fonti di approvvigionamento di AQP: gli invasi di Pertusillo e Sinni (in Basilicata), Conza (in Campania), Locone (in Puglia) e Occhito (al confine tra Puglia e Molise), le sorgenti campane e il sistema di pozzi.

Chi regola il prelievo delle acque per i diversi usi?

L’attività di pianificazione e gestione delle risorse idriche di un’ampia area del Sud Italia, di cui fa parte anche la Puglia, è di competenza dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale. Le regioni italiane su cui ha competenza sono sette: Basilicata, Calabria, Campania e Puglia per intero; Abruzzo, Lazio e Molise parzialmente. Sulla distribuzione delle risorse idriche per i vari usi e per i diversi territori incidono inoltre accordi tra regioni.

Chi gestisce operativamente gli invasi a uso plurimo da cui si rifornisce Acquedotto Pugliese?

La gestione degli invasi di Sinni e Pertusillo in Basilicata e di Conza in Campania è di Acque del Sud, la società che da gennaio 2024 ha preso il posto del soppresso Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (E.I.P.L.I.). La gestione della diga di Occhito, fra Puglia e Molise, è del Consorzio per la Bonifica della Capitanata. La gestione dell’invaso del Locone, in Puglia, è del Consorzio di Bonifica Centro Sud Puglia.

Quali sono le fonti più esposte da cui si approvvigiona Acquedotto Pugliese?

Tutte le fonti di approvvigionamento di AQP sono esposte agli effetti dei cambiamenti climatici. La differenza dei comportamenti è rappresentata dalle finestre temporali all’interno delle quali si manifestano gli impatti di tali cambiamenti: stagionali per le sorgenti, annuali per gli invasi e su diversi anni per quanto riguarda la falda.

Cosa possono fare i cittadini?

Adottare il più possibile un consumo responsabile dell’acqua, evitando gli usi non prioritari, e installare autoclavi, sono le migliori soluzioni che Acquedotto Pugliese consiglia di adottare sin da subito. AQP ha lanciato le campagneAcqua per tutti, tutti per l’acqua,Conta la goccia – Risparmiare si può, Siamo in riservae Dormi tranquillo, hai l’autoclave e una casa felice. Sul sito di AQP è inoltre disponibile una pagina con consigli su come risparmiare l’acqua.

Cosa fa Acquedotto Pugliese per efficientare le reti?

AQP ha messo in campo numerosi investimenti volti al miglioramento delle reti e in particolare al controllo e al contenimento delle perdite idriche. I progetti di risanamento, insieme a tutte le altre iniziative attuate (ad esempio la sostituzione delle condotte deteriorate, il monitoraggio delle pressioni in rete ed il loro controllo mediante valvole automatiche di controllo e la distrettualizzazione, il rinnovamento del parco misuratori installati, ecc.) hanno portato nel corso degli anni a una significativa riduzione del tasso di perdita nelle reti di distribuzione. Acquedotto Pugliese sta inoltre realizzando, dal giugno 2022, il progetto Smart Water Management, che ha permesso la creazione di un gemello digitale della rete idrica utilizzando nuove tecnologie predittive a tutela della risorsa idrica. Lo Smart Water Management è di importanza strategica: una maggiore e fondamentale tempestività nel ripristino della rete e conseguente contenimento delle perdite, oltre che a un approccio in ottica di sostenibilità, rende la gestione idrica sempre più sicura, efficiente e consapevole.

Che effetto hanno queste politiche di efficientamento?

Grazie all’efficientamento dei processi gestionali, Acquedotto Pugliese riesce sempre più a soddisfare il fabbisogno idrico prelevando meno acqua dall’Ambiente. Nel 2023 ad esempio sono stati risparmiati 80 milioni di metri cubi di acqua annui rispetto al 2009, pari a un invaso di medie dimensioni.

Cosa fa Acquedotto Pugliese per ridurre le perdite idriche?

Acquedotto Pugliese ha in corso un imponente piano di risanamento delle reti idriche. Sono attualmente avviati interventi di risanamento che interessano quasi 1.300 chilometri di condotte per un investimento di 800 milioni di euro.

Ci sono altre fonti da cui può attingere Acquedotto Pugliese?

Il mix di fonti composto da invasi, sorgenti e pozzi copre il 100% del fabbisogno. È attualmente in fase di progettazione un dissalatore sulle sorgenti salmastre del Fiume Tara, a Taranto, che a partire dal 2026 potrebbe coprire il fabbisogno idrico di 350mila persone, quasi il 10% del totale dei cittadini serviti da AQP.

Perché quando Acquedotto Pugliese comunica interruzioni del servizio o riduzioni di pressione non si avvertono disagi?

Probabilmente i serbatoi a servizio del condominio o dell’abitazione sono adeguati alle necessità di consumo.In pratica si utilizza l’acqua contenuta in essi.Nelle abitazioni prive di riserve proprie di accumulo, si continua ad utilizzare l’acqua ancora presente nelle tubature della rete pubblica, fino al loro totale svuotamento.

Perché a volte si continuano ad avvertire disagi anche dopo il ripristino dell’erogazione?

Occorre aspettare che in tutta la rete si ripristinino le condizioni di flusso sufficienti a garantire la giusta pressione. In pratica ci vuole tempo perché le reti si riempiano nuovamente, e la velocità di riempimento è legata ai consumi degli utenti.

Perché l’acqua a volte arriva solo ai piani inferiori?

Acquedotto Pugliese ha cura che l’acqua arrivi al punto di presa del contatore, garantendo una pressione minima di 0,5 atmosfere. Solitamente la pressione è superiore, comunque sufficiente a permettere l’acqua di raggiungere i piani superiori. In caso di pressioni minime, l’acqua difficilmente raggiunge i piani superiori al secondo.Inoltre, nei periodi di crisi idrica, per garantire sufficienti scorte nei grandi serbatoi extraurbani è probabile che occorra effettuare manovre di riduzione di pressione in rete. In questo caso, le abitazioni ed i condomini forniti di idonei serbatoi, in condizioni ordinarie, non avvertono disagi.

Perché nello stesso abitato le condizioni del servizio possono essere diverse?

Dipende principalmente dalle quote altimetriche: le zone alte degli abitati sono spesso più critiche di altre perché a parità di pressione in rete occorre superare un maggiore “dislivello” per servire le abitazioni.In pratica nelle zone alte degli abitati, in caso di riduzione di pressione, la rete fatica a riempirsi ed a garantire un livello ottimale di servizio.

Per superare al meglio eventuali interruzioni di servizio e/o riduzione di pressione nelle reti, Acquedotto Pugliese consiglia:

  • di alloggiare i serbatoi al piano terra o negli scantinati, in modo tale che possano sempre riempirsi durante le ore di piena erogazione.
  • di installare serbatoi con una capacità sufficiente a contenere tanta acqua quanta ne serve quotidianamente (circa 150 litri a persona), garantendone, così, un adeguato ricambio.

Per assicurare migliore igienicità all’acqua accumulata nei serbatoi privati, Acquedotto Pugliese consiglia:

  • di realizzarli preferibilmente in acciaio inossidabile o in cemento armato,
  • di realizzarli ispezionabili da ogni lato,
  • di pulirli almeno una volta all’anno effettuando contestualmente una disinfezione,
  • di dotarli di scarico di fondo e di sfioratore di massimo livello,
  • di non collocare nel locale né la centrale termica né le riserve di carburante o materiali in disuso
  • se ci sono diversi serbatoi, di collegarli in serie e di fare in modo che essi siano costantemente attraversati dall’acqua di rete
  • che la tubazione in arrivo eroghi acqua a caduta libera visibile al di sopra del livello massimo consentito dal recipiente ricevitore, per evitare che l’acqua in uscita possa ritornare nel tubo adduttore.

Previsione meteo per venerdì 29 novembre

Cieli molto nuvolosi con deboli piogge; migliora in serata.

Temperature in lieve diminuzione.

Venti moderati con mari mossi.

L’Università di Foggia promuove il programma di vaccinazione anti Papillomavirus Umano (HPV) a favore delle studentesse e degli studenti.

É stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa, tenutasi a Palazzo Ateneo, la campagna di vaccinazione contro il Papillomavirus Umano (HPV), promossa dall’Università di Foggia in collaborazione con il Policlinico di Foggia e la ASL Foggia, e destinata alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo, a partire dal prossimo mese di dicembre.


L’iniziativa si colloca nell’ambito della chiamata all’azione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’eliminazione del cervico-carcinoma, rispondendo in maniera proattiva alle sfide globali in tema di salute pubblica. L’OMS ha definito l’eliminazione del cervico-carcinoma come uno degli obiettivi prioritari di salute globale, fissando ambiziosi traguardi per il 2030: il raggiungimento di una copertura vaccinale anti HPV del 90% tra le ragazze entro i 15 anni, il 70% di copertura per lo screening e il 90% di trattamento per lesioni pre-cancerose e carcinoma invasivo.

Siamo la prima Università nel Sud Italia a promuovere un programma di vaccinazione contro il Papillomavirus Umano (HPV) dedicato alle studentesse e agli studenti universitari. Essere pionieri in questa direzione è motivo di grande soddisfazione non solo sotto l’aspetto della prevenzione sanitaria, ma anche come chiaro segnale del nostro impegno verso il benessere e la salute della comunità accademica. Con questa campagna vaccinale, vogliamo contribuire attivamente alla lotta contro il cervico-carcinoma e altre patologie HPV-correlate, come ad esempio il cancro delle vie orali, in linea con gli obiettivi dell’OMS. Nel ringraziare tutti coloro che stanno collaborando alla realizzazione di questa importante campagna vaccinale, desidero cogliere questa occasione per invitare tutti gli studenti e studentesse unifg ad aderire. “Ha dichiarato Il Rettoredell’Università di Foggia, prof. Lorenzo Lo Muzio.

Come donna, ma anche come madre, mi sento particolarmente sensibile a questa tematica che riguarda la prevenzione di patologie gravi come il cervico-carcinoma. La promozione della salute è un diritto fondamentale di tutti i cittadini e sono profondamente orgogliosa che l’Università di Foggia abbia deciso di intraprendere questa iniziativa. Questa campagna vaccinale rappresenta un gesto concreto di attenzione verso la nostra comunità studentesca che può fare davvero la differenza nella vita di tante ragazze e ragazzi. Coniugare il mio ruolo istituzionale con la mia esperienza personale mi fa percepire ancora più chiaramente l’importanza di garantire a tutti i giovani l’accesso a strumenti di protezione efficaci. Mi associo quindi ai ringraziamenti del Rettore a tutto il team che sta lavorando a questo progetto“. Ha dichiarato la Prorettrice vicaria, prof.ssa Donatella Curtotti.

“L’avvio della nuova campagna di sensibilizzazione e offerta attiva della vaccinazione anti-HPV rientra nel programma regionale finalizzato all’eliminazione del carcinoma del collo dell’utero e delle patologie correlate all’HPV,spiega il Direttore Generale della ASL Foggia Antonio Nigri. Grazie alla consolidata collaborazione tra l’ASL, l’Università di Foggia e Policlinico Riuniti, stiamo ampliando le opportunità di accesso alla vaccinazione, rivolgendo un’attenzione particolare alle studentesse e agli studenti universitari non ancora vaccinati. Con il supporto dell’Istituto di Igiene dell’Università, sotto la guida della Professoressa Rosa Prato e dei Professori Francesca Fortunato e Domenico Martinelli, puntiamo a coinvolgere un numero crescente di giovani, utilizzando i canali di comunicazione più efficaci, inclusi i social media, per promuovere la cultura della prevenzione. L’integrazione tra le strutture universitarie e i centri vaccinali ASL rappresenta una risorsa fondamentale per la salute pubblica, e siamo convinti che questa iniziativa contribuirà in modo significativo alla protezione contro le malattie HPV-correlate, rafforzando il nostro impegno per una comunità più sana e consapevole”, conclude Nigri.

Questa iniziativa rappresenta una significativa attività di terza missione, rafforzando il ruolo dell’Università non solo come luogo di formazione e ricerca, ma anche come promotrice di benessere e inclusione per la comunità accademica. L’obiettivo del programma è offrire in modo attivo e gratuito la vaccinazione anti HPV, contribuendo alla prevenzione di gravi patologie correlate al papillomavirus, come il carcinoma della cervice uterina e altre neoplasie come il tumore ano-genitali e orali.

Il programma di vaccinazione anti HPV targato Unifg si inserisce nelle iniziative raccomandate dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale che hanno trovato attuazione in Puglia con la legge regionale n. 1 del 16 febbraio 2024.” ha chiarito la professoressa Rosa Prato, ordinaria di Igiene e Direttore della scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva “. Nella nostra regione, infatti, tutte le donne fino a 35 anni di età (nate dal 1989) e gli uomini fino a 28 anni (nati dal 1996) sono target di specifiche azioni di recupero per chi non si è ancora vaccinato. Le studentesse e gli studenti Unifg rientrano dunque a pieno titolo tra gli aventi diritto alla vaccinazione. Al contempo, l’appartenenza alla comunità accademica favorisce le possibilità di incontro per veicolare corrette informazioni quand’anche direttamente l’invio alla vaccinazione.”

“Nonostante il programma di vaccinazione contro l’HPV abbia una lunga storia in Italia e in Puglia, il numero di persone protette non raggiunge gli standard fissati a livello internazionale e dai Piani nazionali. I dati negli adolescenti mostrano come ad esempio, nella nostra regione, sia protetto solo il 50% delle ragazze e il 43% dei ragazzi nate e nati nel 2010. Un po’ più alta ma ancora insoddisfacente è la copertura nelle giovani donne (73% delle nate nel 1998) mentre i giovani uomini sono ancora del tutto scoperti, essendo il programma gender neutral partito solo nel 2017.” ha continuato il prof. Domenico Martinelli, anch’egli ordinario della scuola di Igiene foggiana “Chiamare le studentesse e gli studenti alla vaccinazione è un’occasione opportuna per la sanità pubblica ma anche una bella possibilità per la parte più giovane della nostra comunità di compiere una scelta di salute in modo autonomo e consapevole.”

“Gli studenti e le studentesse Unifg saranno a breve invitati a recarsi presso gli ambulatori dell’Ospedale D’Avanzo dove potranno ricevere una consulenza per valutare il loro stato vaccinale e il vaccino che protegge contro nove sierotipi dell’HPV. Per favorire l’adesione, verranno anche organizzati con la collaborazione dei Dipartimenti e della componente studentesca open day vaccinali presso le sedi dei corsi di studio.” haillustrato la professoressa Francesca Fortunato, associata di Igiene e Presidentessa della Commissione paritetica docenti-studenti dei Dipartimenti di Area medica. “Nei prossimi mesi, la campagna vaccinale sarà accompagnata da iniziative informative dedicate alla conoscenza dell’infezione da HPV, alle sue conseguenze e alle sue modalità di prevenzione, attraverso i media di Ateneo (canali social, web radio) e incontri in presenza dedicati.”

Come Presidente degli Studenti dell’Università di Foggia, desidero esprimere il nostro più sentito apprezzamento e pieno sostegno alla campagna vaccinale contro il Papillomavirus Umano (HPV), presentata oggi. Questa iniziativa sottolinea quanto sia cruciale la prevenzione nella tutela della salute pubblica e quanto sia importante sensibilizzare le giovani generazioni, in particolare noi studenti, su questi temi. Invito caldamente tutte le studentesse e gli studenti dell’Università di Foggia a partecipare attivamente a questa iniziativa, sia aderendo al programma vaccinale che diffondendo informazioni utili nei Dipartimenti. Vaccinarsi significa non solo proteggere sé stessi, ma contribuire al benessere della collettività, rafforzando i valori di responsabilità che sono alla base della nostra comunità universitaria. Ringrazio il Rettore e tutte le autorità accademiche e sanitarie coinvolte per aver dimostrato, ancora una volta, la volontà di mettere la salute e il futuro degli studenti al centro delle priorità dell’Università di Foggia.” Ha dichiarato la dott.ssa Emanuela Vocino, Presidente del Consiglio degli Studenti. Il vaccino viene somministrato secondo un programma a 3 dosi (0, 2, 6 mesi) ed è offerto ad accesso libero. Le interessate e gli interessati possono rivolgersi, dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle 13:00 e nei giorni lunedì e mercoledì dalle ore 15:00 alle 17:00 agli ambulatori della S.C. Igiene universitaria, al piano terra dell’Ospedale D’Avanzo, Viale degli Aviatori, 2

Previsione meteo per giovedì 28 novembre

Cieli prevalentemente coperti con tendenza a miglioramenti in serata.

Temperature in lieve diminuzione.

Venti deboli con mari poco mossi.

La Giunta Comunale ha approvato la delibera d’indirizzo all’ufficio tecnico per la modifica del progetto di realizzazione della pista ciclabile lungo il corso principale della città

La Giunta comunale ha approvato la delibera d’indirizzo all’Ufficio tecnico per la modifica del progetto di realizzazione della pista ciclabile lungo il corso principale della città.

L’obiettivo è la riduzione della larghezza dello spazio riservato alle biciclette con la conseguente e necessaria rimozione dei cordoli che la delimitano e che saranno riposizionati sulla base del nuovo programma di realizzazione dell’infrastruttura dedicata all’incremento della mobilità lenta e sostenibile.

La decisione è scaturita dall’ascolto delle organizzazioni di rappresentanza dei commercianti e dal confronto con i consiglieri comunali di maggioranza che ha fatto emergere l’opportunità di integrare più efficientemente l’opera nell’attuale sistema della viabilità e di preservare lo spazio destinato ai parcheggi.

La crisi idrica è una questione meridionale: i Piccoli Comuni italiani chiedono l’intervento del sindaco di Benevento Clemente Mastella per una conferenza interregionale

Il Coordinamento dei Piccoli Comuni italiani lancia un appello urgente alle Regioni Puglia, Molise, Campania e Basilicata per affrontare con determinazione la crescente emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio intere comunità del Mezzogiorno.

“La crisi idrica è ormai una vera e propria questione meridionale che necessita di soluzioni coordinate e interventi straordinari – dichiara Virgilio Caivano, Portavoce del Coordinamento Piccoli Comuni – Per questo motivo, chiediamo che il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, si faccia promotore di una Conferenza interregionale da tenersi proprio a Benevento”.

La proposta di convocazione della conferenza nasce dal riconoscimento del ruolo istituzionale e della lunga esperienza politica nazionale di Mastella, considerato una figura di raccordo capace di unire le diverse anime politiche e amministrative del Sud.

“Le Regioni hanno un bisogno urgente di una sponda concreta da parte del Governo nazionale e di un dialogo costruttivo con l’Unione Europea per affrontare un problema titanico – sottolinea Caivano – Un coordinamento interregionale è il primo passo per mettere in campo strategie condivise e per richiamare l’attenzione del Governo sulla gravità della situazione”.

Il Coordinamento Piccoli Comuni italiani evidenzia che le aree interne, come i Monti Dauni, il Sannio, l’Irpinia e il Vulture Melfese, sono da mesi in una condizione di forte sofferenza, che si ripercuote su cittadini, imprese agricole e interi settori produttivi.

“Il Sud non può più aspettare. È il momento di unire le forze, di far sentire la nostra voce e di pianificare interventi strutturali e risolutivi – conclude Caivano – La convocazione della conferenza non deve essere solo un atto simbolico, ma il primo passo verso una vera politica dell’acqua per il Mezzogiorno”.

Previsione meteo per mercoledì 27 novembre

Cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata.

Temperature stazionarie.

Venti deboli con mari poco mossi.

L’Università di Foggia promuove il programma di vaccinazione anti Papillomavirus Umano (HPV) a favore delle studentesse e degli studenti universitari.

L’Università di Foggia annuncia l’avvio di un programma di vaccinazione contro il Papillomavirus Umano (HPV) destinato alle studentesse e agli studenti dell’Ateneo, a partire dal prossimo mese di dicembre.

L’iniziativa, in collaborazione con il Policlinico di Foggia e la ASL Foggia, si colloca nell’ambito della chiamata all’azione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’eliminazione del cervico-carcinoma, rispondendo in maniera proattiva alle sfide globali in tema di salute pubblica.

La campagna informativa sarà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà giovedì 28 novembre 2024, alle ore 11.00, presso l’Auditorium Bruno di Fortunato di Palazzo Ateneo (VI piano, Via Gramsci 89, Foggia).

Violenza donne: corso autodifesa per sicurezza in campagna e in città; case rifugio per vittime i tratte e abusi

Protocollo anti violenza con le Donne Coldiretti, prodotti “gentili” per sostenere  associazioni e borse di studio

Corso di autodifesa dedicati alle donne dei campi per aumentare la consapevolezza delle proprie capacità, garantire il benessere psicofisico, gestendo il panico in momenti di criticità. L’iniziativa è di Donne Coldiretti che nell’agriturismo Bosco Didattico Mezzana Grande a Lucera in provincia di Foggia, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, organizza le lezioni di autodifesa dedicate alle donne.

Si tratta di 12 ore di lezione suddivise in 6 giornate, dedicate alle differenti tecniche – piega Donne Coldiretti Puglia – per difendersi da aggressioni in città ma anche nelle aree rurali, spesso in balba di malintenzionati che agiscono indisturbati approfittando della condizione di isolamento delle campagne.

Ma quasi un’azienda agricola su cinque tra quelle che fanno agricoltura sociale offre accoglienza residenziale per persone in disagio e fragilità, proprio come le donne vittime di abusi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Welfare Index Pmi. Da qui sono nate le case rifugio nelle campagne per dare ospitalità alle vittime di tratte e abusi, grazie alle opportunità offerte oggi dal nuovo welfare agricolo.

Le donne vittime di violenza o di tratte e abusi incidono per il 25% nei servizi gestiti dalle imprese di agricoltura sociale, secondo un’analisi Coldiretti sull’ultimo rapporto Welfare Index Pmi. Un esempio è quello di Miriam Zenorini che in Trentino Alto Adige accoglie nella propria fattoria le donne maltrattate che hanno un vissuto difficile, supportandole con amore e impegno nel riprendere in mano la propria vita.

Sono diverse le iniziative promosse lungo tutto il territorio con le fattorie sociali e le Donne Coldiretti che hanno sottoscritto un protocollo contro la violenza di genere con la Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, On. Martina Semenzato, e Fondazione Campagna Amica. Un esempio è la vendita dei “prodotti della gentilezza”, offerti dalle aziende agricole rosa per raccogliere fondi da destinare alle associazioni impegnate a combattere gli abusi. Le specialità presenti all’interno dei mercati di Campagna Amica sono corredate da un talloncino che riporta il numero antiviolenza 1522 accessibile gratuitamente tramite telefono e chat (da sito o da applicazione)

Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana.

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...