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giovedì, Gennaio 16, 2025
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Previsione meteo per martedì 8 agosto

Cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi per l’intera giornata.

Temperature stazionarie.

Venti deboli con mari poco mossi.

Cresce l’offerta ricettiva nelle province e nei comuni pugliesi

In Puglia oltre 10mila strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Posti letto a quota 302mila

La Puglia ha un’offerta turistica rappresentata da oltre 10mila esercizi ricettivi. Per la precisione, si contano 10.133 unità tra strutture alberghiere ed extralberghiere. È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha elaborato i dati più aggiornati sugli hotel, bed & breakfast, case vacanze ed alloggi in affitto, agriturismi, campeggi e villaggi turistici, case per ferie, ostelli per la gioventù.

In particolare, si contano 49 alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso; 418 hotel 4 stelle; 415 hotel 3 stelle; 77 hotel 2 stelle; 30 hotel con 1 stella; 81 residenze turistico-alberghiere per un totale di 1.070 alberghi. Di questi ben 338 sono ubicati in provincia di Lecce; 292 in quella di Foggia; 185 in quella di Bari; 110 in quella di Brindisi; 101 in quella di Taranto e 44 in quella di Barletta-Andria-Trani.

I posti letto sono 110.540, le camere 46.136 e 45.888 bagni.

Sempre in Puglia, l’offerta turistica si amplia con le strutture extra-alberghiere: 5.001 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale; 3.033 bed & breakfast; 774 agriturismi; 223 campeggi e villaggi turistici; 25 case per ferie e 7 ostelli per la gioventù, per un totale di 9.063 unità.

Di questi ben 2.932 sono ubicati in provincia di Lecce; 2.560 in quella di Bari; 1.211 in quella di Foggia; 915 in quella di Brindisi; 914 in quella di Taranto e 531 in quella di Barletta-Andria-Trani. I posti letto sono ben 191.242. Sommando i posti letto delle strutture alberghiere si raggiunge quota 301.782.
«La Puglia – spiega il data analyst Davide Stasi – ha accelerato, negli ultimi anni, una specializzazione produttiva basata sul turismo. Si rileva, infatti, una significativa crescita del numero delle imprese nei settori della ricettività, della ristorazione, del terziario e dei servizi. Anche per valorizzare il nostro patrimonio di inestimabile valore: uno «scrigno» di beni materiali ed immateriali. È una terra ricca di storia, di arte, di cultura e di tradizioni, ma non solo.

Di generazione in generazione sono state tramandate conoscenze e competenze. Lo studio analizza le caratteristiche e le tendenze del settore turistico nelle province e nei comuni pugliesi. Il comparto registra un trend di crescita costante soprattutto nell’ultimo decennio. Oggi si parla molto di turismo sostenibile – aggiunge Stasi – I prodotti turistici sostenibili sono quelli che agiscono in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali, in modo tale che essi siano i beneficiari e non le vittime dello sviluppo turistico. Il turismo ecosostenibile guarda quindi al futuro: si tratta di un insieme di pratiche e scelte che non danneggiano l’ambiente e favoriscono uno sviluppo economico durevole, non danneggiando i processi sociali locali, ma contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Economia, Etica e Ambiente sono i principi fondamentali su cui si basa il turismo sostenibile. Di contro, i pugliesi investono ancora troppo poco nella qualità dei servizi resa ai propri ospiti e, pertanto, la redditività non può che restare bassa: è questo il tema cruciale da affrontare per lo sviluppo della Puglia. Intraprendendo un percorso sostenibile, sia dal punto di vista finanziario che da quello ambientale, occorre perseguire un modello di sviluppo che possa far incrementare i ricavi e gli utili delle aziende. Solo così si potranno prevedere nuovi investimenti e, conseguentemente, creare occupazione stabile e non solo stagionale. Se gli arrivi e le presenze, anno dopo anno, stanno aumentando, con percentuali di crescita sempre più elevate, il dibattito deve ruotare non più sul maggiore afflusso di altri visitatori, quanto sugli strumenti da utilizzare per rafforzare il nostro tessuto imprenditoriale – sottolinea Stasi – Già da tempo, principalmente nel periodo estivo, la Puglia è frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo. Forse, nei periodi più caldi, è anche troppo affollata. Tuttavia, i ricavi degli operatori del settore turistico non crescono di pari passo. Se a fronte di migliaia e migliaia di arrivi non si riscontrano ritorni economici altrettanto eclatanti, allora vuol dire che il modello di fare impresa non è redditizio come dovrebbe. O meglio, vuol dire che la nostra offerta turistica non è così matura da garantire buoni profitti. Questa debolezza è confermata anche dai numerosi commenti – fa notare Stasi – Da una parte, gli imprenditori lamentano una scarsa programmazione, avviata dagli enti preposti, che in alcuni ambiti viene considerata lacunosa, se non del tutto assente. Gli stessi evidenziano anche di essere lasciati da soli e di doversi spesso affidare al caso. Dall’altra parte, invece, i Comuni e i Gruppi di azione locale (Gal) chiedono una maggiore professionalità da parte degli operatori del settore. In questo rimpallo di responsabilità, non si può che invitare i titolari di ditte individuali e i soci di società di capitali o persone, cooperative o consorzi, a «fare rete» nel loro stesso interesse, al fine di rafforzare l’attività di lobbying che solo in Italia ha da sempre avuto un’accezione negativa, ma in realtà bisogna intenderla come un gruppo di persone legate da interessi comuni che si riuniscono per ottenere provvedimenti a sostegno della propria categoria. Per competere sul mercato – prosegue Stasi – le imprese turistiche hanno bisogno di investimenti, delle opportune competenze manageriali e gestionali, nonché di un’adeguata formazione del personale. Ormai, non bastano più o la passione o la simpatia o la buona volontà, se si vuole realmente che il turismo possa risultare trainante per l’economia locale. Il turismo deve essere opportunamente gestito, con l’obiettivo di generare valore nel tempo sia a vantaggio delle imprese quanto per il territorio nel suo insieme in un processo più ampio di pianificazione e sviluppo territoriale».

Lavoro in agricoltura, le organizzazioni: “Modificare la legge 81/2008”

Lettera ufficiale congiunta di CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Confcooperative
Assunzioni più rapide, più tempestività per le visite mediche, nuove regole per DPI e pagamenti

FOGGIA – Occorre modificare la legge 81/2008. È quanto hanno fatto presente, con una lettera ufficiale congiunta indirizzata all’onorevole Giandonato La Salandra, le declinazioni provinciali di Capitanata delle organizzazioni agricole CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Confcooperative.“Nello specifico”, si spiega nella missiva, “è stata riscontrata la quasi impossibilità da parte degli imprenditori del comparto primario di effettuare l’assunzione di operai agricoli sostitutivi nello stesso giorno di invio della comunicazione. Questo nel caso in cui il lavoratore non si presenti in azienda, oppure per improvvise esigenze di pianificazione delle operazioni colturali.Le organizzazioni agricole hanno spiegato all’onorevole La Salandra che l’esigenza è dettata dalla tipologia di lavoro, che si svolge quasi esclusivamente all’aperto ed è fortemente condizionato dagli eventi climatici. Inoltre, durante le grandi campagne con i mezzi di trasporto prenotati, la mancanza di uno o più operai regolarmente assunti crea un deficit delle operazioni lavorative (raccolta e carico), creando disagio all’imprenditore che potrebbe incorrere in sanzioni con probabile perdita dell’acquirente. È venuta meno, inoltre, la possibilità riservata al datore di lavoro di inviare comunicazione via fax, così come permane per l’azienda la non copertura nel caso di ispezioni di prima mattina in attesa dell’apertura degli uffici (consulente del lavoro, organizzazione agricola) preposti all’inoltro della variazione/assunzione. Occorre, dunque, rivedere la norma, prevedendo una semplificazione della stessa e che l’assunzione, per cause motivate, possa anche essere effettuata lo stesso giorno in cui si invia la comunicazione.

LE VISITE MEDICHE. Un’altra difficoltà è rappresentata dalle visite mediche preassunzione del lavoratore. In questo caso, c’è la necessità di modificare l’attuale normativa e permettere che la visita medica preassunzione sia svolta dall’ASL, per il tramite di medici competenti dello SPESAL, oppure, in subordine, che la visita medica sia svolta dal medico curante come avveniva in passato, poiché il medico curante conosce già il quadro clinico del proprio paziente, istituendo il tesserino sanitario.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE. L’impresa agricola per sua natura è un’attività ciclica, ovvero modifica e sostituisce costantemente sia il fabbisogno lavorativo siala tipologia di mansione. A tali specificità si aggiungono altre quali improvvisa assenza dell’operaio agricolo e la necessità di assunzioni per alcuni giorni. In tali situazioni, i lavoratori portano via i dispositivi di protezione individuali ricevuti e questo determina un aggravio di costi per il datore di lavoro.

Considerata la specificità del settore, a forte mobilità e variazione di datori, al fine di garantire l’igiene personale a tutela esclusiva del lavoratore, si propone la modifica della norma attualmente in vigore, sancendo che dei DPI,essendo uno strumento personale di lavoro, dovrannofarsi carico gli stessi lavoratori e non il datore.

PAGAMENTI IN CONTANTI.L’attuale normativa impone il divieto di effettuare pagamenti in contanti anche per brevi rapporti di lavoro e/o con importo minimo da erogarepari a 500 euro.

Si chiede di modificare l’attuale norma, ripristinando il pagamento in contanti fino a un importo massimo di 500 euro complessivi annui per dipendente. In particolare,il ripristino consentirebbe di sopperire alle pressanti richieste di quegli operai (soprattutto extra comunitari) che dopo pochi giorni di lavoro vogliono essere pagati senza aspettare la fine del mese el’emissione della busta paga. La missiva e la nota stampa congiunta sono firmate da Angelo Miano, Filippo Schiavone, Michele Palermo e Carla Calabrese, rispettivamente presidenti provinciali di CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e Confcooperative.

Previsione meteo per lunedì 5 agosto

Cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi con maggiori coperture pomeridiane.

Temperature stazionarie.

Venti moderati con mari da poco mossi a mossi.

Entrano in vigore le norme Ue sull’intelligenza artificiale

Entra in vigore oggi la legislazione europea sull’intelligenza artificiale, la prima regolamentazione completa al mondo sull’intelligenza artificiale, concepita per garantire che l’Ia sviluppata e utilizzata nell’Ue sia affidabile, con garanzie a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini.

Il regolamento, ricorda la Commissione europea in una nota, mira a stabilire un mercato interno armonizzato nell’Ue per l’Ia, incoraggiando l’adozione di questa tecnologia e creando un ambiente favorevole a’innovazione e agli investimenti.

“L’intelligenza artificiale ha il potenziale per cambiare il modo in cui lavoriamo e viviamo e promette enormi benefici per i cittadini, la nostra società e l’economia europea – dichiara la vicepresidente dell’esecutivo comunitario Margrethe Vestager -. L’approccio europeo alla tecnologia mette i cittadini al primo posto e garantisce che i diritti di tutti siano preservati. Con la legislazione sull’Ia, l’Ue ha compiuto un passo importante per garantire che l’adozione della tecnologia Ia sia conforme alle norme dell’UE in Europa”. “La giornata di oggi segna un’importante pietra miliare nella leadership europea nel campo dell’Ia affidabile – afferma il commissario al mercato interno Thierry Breton -. Con l’entrata in vigore della legislazione sull’Ia, la democrazia europea ha messo in atto un quadro efficace, proporzionato e pionieristico a livello globale per l’Ia, combattendo i rischi e fungendo da trampolino di lancio per le start-up europee nel campo dell’Ia”.

La maggior parte delle norme della legislazione sull’Ia entreranno in vigore il 2 agosto 2026. Tuttavia, i divieti sui sistemi di intelligenza artificiale considerati come un rischio inaccettabile entreranno in vigore già dopo sei mesi, mentre le regole per i cosiddetti modelli di intelligenza artificiale per scopi generali entreranno in vigore dopo 12 mesi. Per colmare il periodo transitorio prima della piena attuazione, la Commissione ha lanciato il Patto Ai. Questa iniziativa invita gli sviluppatori di Ia ad adottare volontariamente gli obblighi chiave nella legislazione sull’Ia prima delle scadenze legali. (ANSA)

Previsione meteo per domenica 4 agosto

Cieli prevalentemente sereni o poco nuvolosi con qualche addensamento serale.

Temperature in lieve diminuzione.

Venti moderati con mari da poco mossi a mossi.

Siccità: rilasciati altri 14mln mc acqua da invasi foggiani; senza piogge diga Occhito ko in 15 gg

In Puglia sono stati rilasciati ulteriori 14 milioni di metri cubi d’acqua dagli invasi foggiani in una settimana, ma ne restano solo 80,66 e la diga di Occhito si avvia ad esaurire entro un paio di settimane la poca acqua ancora realmente utilizzabile all’interno del bacino, per cui è stato di allerta grave per campi e stalle. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, che torna a chiedere lo stato di emergenza e la dichiarazione di stato di calamità, con gli invasi artificiali del foggiano che segnano rispettivamente Occhito

68,25 milioni di metri cubi d’acqua, Capaccio 2,46, Osento 1,2 e Capacciotti 8,75 milioni, secondo i dati dell’Osservatorio sulle risorse idriche di ANBI.

A rischio la campagna del pomodoro, appena avviata, con il prodotto in campo che ha bisogno di acqua per arrivare al termine del ciclo produttivo, ma sono a repentaglio anche i trapianti delle colture autunno vernine, ortaggi e verdura che vengono messe a dimora ad agosto per raccoglierli in inverno, perché senza acqua gli agricoltori non sono in condizione di avviare l’attività. In Salento la situazione è emergenziale da mesi, mentre in provincia

“Abbiamo richiesto lo stato di emergenza e la dichiarazione di calamità naturale per la siccità, con i quantitativi di acqua più che dimezzati rispetto allo scorso anno. Ma si deve andare anche oltre l’emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.

“Serve una stretta sulla gestione dell’acqua in Puglia, dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale”, ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia – dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia –  per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.

La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – conclude Coldiretti Puglia –  con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.

Previsione meteo per sabato 3 agosto

Velature al mattino con maggiore nuvolosità pomeridiana e locali piogge; migliora in serata.

Temperature in lieve diminuzione.

Venti deboli con mari poco mossi.

Servizio Civile Digitale: pubblicato il nuovo bando della ASL Foggia. Saranno 30 gli operatori del progetto “Health Digital 2.0”

Nuovo bando del Servizio Civile Digitale della ASL Foggia per la selezione di 30 giovanitra i 18 e 28 anni.

Gli operatori volontari saranno impegnati per 12 mesi nel progetto “Health Digital City 2.0”, elaborato dallo staff dell’Ufficio del welfare comunitario e innovazione sociale della Asl Foggia (coordinato da Annarita Stoppiello) in co-programmazione con la Provincia di Foggia.

Le attività progettuali si focalizzano sul “rafforzamento della coesione sociale, attraverso l’incontro tra diverse generazioni e l’avvicinamento dei cittadini alle istituzioni”, in modo da attuare un percorso di consolidamento delle competenze digitali diffuse, in linea con gli obiettivi 4 e 10 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il progetto, finanziato con fondi P.N.R.R., prevede, per ogni operatore, una retribuzione mensile di 507,30 euro.

Il bando, pubblicato sul sito istituzionale della ASL Foggia, è consultabile al link https://bit.ly/3yqoQU2.

Obiettivi di “Health Digital City 2.0”

Gli operatori volontari selezionati avranno il compito di sensibilizzare la cittadinanza sui vantaggi della digitalizzazione offrendo supporto ai cittadini nell’utilizzo dei servizi on-line e nell’accesso alle informazioni sanitarie e socio-sanitarie attraverso piattaforme digitali pubbliche (Fascicolo Elettronico, SPID, CIE, Servizi Digitali Pugliasalute/ASL, PagoPA).

In qualità di “educatori” e “facilitatori” digitali, saranno chiamati a contribuire alla creazione delle condizioni per una reale crescita sociale attraverso la diffusione di una “cultura digitale” equa e inclusiva, presupposto fondamentale per garantire una partecipazione attiva e informata del cittadino alle attività pubbliche.

Come candidarsi

Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14:00 del 26 settembre 2024 esclusivamente attraverso la piattaforma “Domanda on Line (DOL)” raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Utilizzando il motore di ricerca “Scegli il tuo progetto in Italia” è possibile individuare il progetto di Servizio Civile Digitale della ASL di Foggia, denominato “HEALTH DIGITAL CITY 2.0”.

Per ricevere informazioni

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio del Servizio Civile Universale della ASL di Foggia scrivendo alla email serviziocivile@aslfg.it, o chiamando il numero di telefono 0881884995 – 0881.884528 dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle ore 12,30. 

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...