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lunedì, Gennaio 13, 2025
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Continua la battaglia contro l’inceneritore di Tressanti

Il comitato contro l’inceneritore scrive una lettera aperta ai cittadini:

La battaglia contro l’inceneritore ETA-Marcegaglia continua. Ci eravamo lasciati con il comunicato del 2 febbraio 2018 in cui annunciavamo un nuovo ricorso al TAR (depositato il 5 febbraio) e a luglio scorso abbiamo fatto richiesta di sospensiva dell’esercizio dell’impianto in attesa della trattazione del merito ex art. 55 del codice del processo amministrativo.

In vista della discussione sul cautelare fissata il 5 settembre sono state presentate le memorie delle parti chiamate in causa (Provincia, ARPA ed ETA); in particolare la Provincia si è costituita il 4 settembre a ridosso della camera di consiglio depositando nuova determinazione sul caso adottata il 3 settembre 2018. A questo punto, per parte nostra, si è deciso di chiedere un rinvio per meglio impostare le nostre difese e rivendicazioni, e il TAR ha disposto la discussione del cautelare il 6 novembre prossimo. Stiamo perciò preparando tutta la necessaria documentazione tecnica e giuridica per elevare al massimo le possibilità di accoglimento delle nostre istanze. Per continuare questa battaglia, c’è bisogno dell’aiuto economico di tutti coloro che hanno compreso l’importanza della nostra azione: in quel territorio si è installata una infrastruttura che produce inquinanti pericolosi per la salute dei cittadini, la salubrità ambientale e l’agricoltura locale, nostra principale fonte di economia.

Volevo ricordare che i nostri atti giudiziali sono stati notificati a tutti gli Enti/Uffici interessati, compreso il Comune di Cerignola. Per quanto sostenuto dal sindaco Franco Metta, sin dal lontano 2010, momento della elezione a consigliere comunale e poi, nel 2015, vittorioso nella competizione elettorale amministrativa, in questa battaglia avremmo dovuto quantomeno avere a fianco l’attuale amministrazione. Invece, non si è costituita in giudizio a sostegno delle nostre rimostranze, in più, con delibera di giunta dell’8 agosto scorso, accetta di presentare un progetto per le compensazioni economiche come contropartita ad un impianto inquinante nei pressi del suo territorio. Di fatto sancendo la fine delle ostilità nei confronti di ETA: se accetti il contentino ti pappi anche l’inceneritore. Non esiste compensazione possibile per un danno di tale portata, figuriamoci se un sindaco (che si dice contrario) può pensare di accettare come ristoro qualche gioco da mettere nella Villa comunale!

Era iniziata con l’ingaggio di due avvocati (un penalista e un amministrativista) per combattere la prosecuzione dell’esercizio dell’impianto; in dicembre 2016 con la dichiarazione di affidarsi ad ARPA per i controlli e nulla di più (bella scoperta, ARPA è stata sempre presente in tutte le autorizzazioni senza mai porre ostacoli effettivi all’esercizio) si era già capito che si sarebbe fermata la loro azione ostativa, come dimostrato con il silenzio in questi ultimi due anni di nostre battaglie; con l’accettazione delle compensazioni (peraltro in ritardo rispetto all’inizio della fase di test prolungato di ottobre 2013 e poi con la dichiarazione di messa in esercizio di marzo 2016) si è posta una pietra tombale alla controversia. La ratio della partecipazione degli Enti, associazioni, cittadini al procedimento amministrativo di questo tipo, serve a rilevare criticità sfuggite ai preposti organismi di controllo. Se ti affidi ad uno di loro, viene meno questa prerogativa.

La quantità e la pericolosità delle sostanze sprigionate nell’area (e non solo) dall’inceneritore, quandanche a norma di legge, rappresentano una minaccia per la nostra salute e il territorio. Noi non ci rassegniamo alla presenza di questa macchia nelle nostre campagne. Rimaniamo contrari e battaglieri fino a chiedere la chiusura. Sosteneteci.

Matteo Loguercio
presidente del Comitato

Confagricoltura al Global Food Forum

L’agricoltura europea è a un punto cruciale, in cui sono numerosi i fattori determinanti per il suo futuro. Al Global Food Forum di Confagricoltura e Farm Europe, in corso a Pavia, gli stakeholder del settore primario dei vari Stati membri si sono confrontati sugli argomenti di stretta attualità, quali il taglio delle risorse al prossimo bilancio UE, gli effetti della Brexit, le esigenze di sostenibilità ambientale e crescita economica, la sicurezza alimentare per i consumatori.

Dai gruppi di lavoro del GFF, a cui hanno partecipato i componenti della Giunta nazionale di Confagricoltura (i vicepresidenti Elisabetta Falchi e Matteo Lasagna e Luca Brondelli, Giordano Emo Capodilista, Giovanna Parmigiani, Rosario Rago, Diana Theodoli Pallini, Donato Rossi), è emerso chiaramente che la proposta della Commissione europea di tagliare il bilancio UE limitando le risorse all’1,08% del PIL è inaccettabile. “Il Parlamento – hanno spiegato Luc Vernet di Farm Europe e l’europarlamentare francese Jean Arthuis – intende giungere a un accordo entro la scadenza delle elezioni della prossima primavera, raggiungendo almeno quota 1,3% del PIL, ma occorre accelerare i tempi senza stravolgere gli equilibri”.

I rappresentanti degli agricoltori europei hanno evidenziato la necessità di spiegare meglio l’importanza della politica agricola comune (PAC) ai cittadini, mettendo in luce le garanzie che dà alle imprese agricole e all’intera collettività. “Occorre ancora lavorare per arrivare alla definizione di un’opinione pubblica sulla PAC – è stato evidenziato – e in questo senso il Global Food Forum risponde appieno a questa richiesta”.

Dal panel di partecipanti è emersa, inoltre, la necessità di evitare un’applicazione della PAC troppo diversificata tra  gli  Stati membri, mentre bisogna creare un collegamento tra la politica agricola, la politica di bilancio e la politica commerciale per sfuggire al pericolo di una concorrenza falsata e perché si applichi davvero il criterio della reciprocità, con criteri comuni per i prodotti di importazione.

Sulla Brexit – hanno concordato i partecipanti al Global Food Forum – è quantomai urgente raggiungere un accordo già per il periodo di transizione, essendo l’agricoltura il settore più interessato dall’uscita del Regno Unito dalla UE.

“E’ necessario un approccio più completo alla PAC, con concetti che vadano oltre i pagamenti diretti, – ha concluso Vernet – includendo anche la formazione, l’istruzione e la cultura, per rimarcare l’efficienza del settore primario europeo”.

Francesca Raffaele da Cerignola alla Milano Fashion

Durante la settimana della moda, in cui ognuno si distingue nel variegato fashion system per un abito, un accessorio, un click, un’acconciatura o il make up, la Carmen Martorana Eventi arriva per lasciare la sua impronta con le modelle della scuderia Top Fashion Model selezionate in Puglia per l’occasione.

Si tratta di Roberta Molinini e Maurizia Covelli, rispettivamente da Terlizzi e Bari, vincitrici del contest Top Fashion Model, il format moda ideato ed organizzato dalla manager pugliese Carmen Martorana.

A completare il cast delle modelle, Mariagrazia Partipilo da Grumo Appula e Francesca Raffaele da Cerignola, che si sono distinte nell’ambito dell’evento ‘Confindustria Fashion Night Award’ svoltosi a Lecce, posando e vincendo il concorso fotografico che ha permesso loro l’accesso alla MadMood di Marianna Miceli, ideatrice e fondatrice del format che ha utilizzato la foto vincitrice con la modella Francesca Raffaele come visual identity dell’evento milanese in programma dal 22 al 24 settembre a Palazzo Turati.

Il giorno 25 settembre, invece, presso il Palazzo Cusini della città meneghina, le indossatrici Top Fashion Model saranno coinvolte nella presentazione, a cura della Beauty Fashion Academy, della nuova collezione head sculpture – haute couture vision del designer Giuseppe Fata “White inside – Bernini’s genius of the Baroque”, con la partecipazione straordinaria della stilista Elisabetta Polignano.

E in occasione della settimana della moda, dopo il recente successo ottenuto a Parigi, la Carmen Martorana Eventi ha organizzato ‘Milano Fashion Shooting’, un servizio fotografico tutto pugliese che vedrà protagonisti, il 21 settembre, gli abiti femminili e seducenti di Maria Pia Eramo, che valorizzano la donna di ogni età da mattino a sera con rifiniture in paillettes, piume e pizzi, le fotografie di Massimo Ruvio, il make up di Angela Scamarcio e Francesca Pellerano e l’hair style di Angela Basile e Riccardo Mari.

Nicola Legrottaglie si racconta tra fede e amore

In una piazza antistante la Chiesa dell’Addolorata gremita, Nicola Legrottaglie, ex calciatore di top club e della nazionale, ha raccontato il Suo rapporto con il Vangelo e con Gesù.

L’ex calciatore  ha ripercorso il suo iter professionale e personale facendosi promotore di un cambiamento nella fede, circostanza che egli stesso ha vissuto proprio mentre era ai vertici della sua carriera.

Rapinato dipendente Proshop

Intorno alle 18 di ieri pomeriggio un dipendente della ditta Proshop è stato affiancato da due malviventi incappucciati, mentre percorreva con la sua autovettura via Pedone, e costretto a bloccare la marcia dopo che i due avevano esploso dei colpi di avvertimento in aria.

Al malcapitato sono stati sottratti circa 15mila euro in contanti. Le indagini appaiono difficoltose poiché la zona non è dotata di telecamere di videosorveglianza.

Nicola Legrottaglie racconta come Gesù ha cambiato la sua vita

“Gesù ha cambiato la mia vita” è anche il nome di un libro scritto da Nicola Legrottaglie.

Questa sera alle ore 21 presso la chiesa della B.V.M. Addolorata l’ex calciatore di Juventus e Milan, oltre che della nazionale di calcio italiana, si racconterà nelle esperienze di vita sportiva e spirituale.

Minacce e percosse alla convivente, un arresto

In data 15 settembre u.s, Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P. S. di Cerignola hanno tratto in arresto un uomo di 43 anni per reati commessi ai danni della propria convivente durante un periodo di due anni.

Sentimenti di gelosia morbosa avevano infatti indotto l’uomo a maltrattamenti con atti vessatori, ingiurie e percosse ai danni della malcapitata. In  più occasioni la donna era stata colpita con calci e pugni su tutto il corpo che gli avevano provocato lesioni aggravate ed ecchimosi da morsi. La donna era stata quindi costretta al silenzio per le ripetute minacce, anche fisiche.

Il culmine si raggiungeva quando l’uomo, dopo averla percossa, privava la donna della libertà personale chiudendola a chiave nell’abitazione, si configurava pertanto il reato di sequestro di persona.
Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato  accompagnato presso la propria abitazione agli arresti domiciliari a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria.

Cerignola sotterranea

di Domenico Carbone

L’intera Terravecchia è percorsa in ogni direzione da vere e proprie strutture sotterranee ben ordinate nella tessitura delle parti e costruite con eccezionale perizia tecnica sia nell’uso dei materiali che nella tecnica costruttiva. Così riferisce in una relazione l’ing. Giuseppe Di Pace a seguito di una visita al complesso interrato sottostante Palazzo Ducale e di sondaggi geologici nell’area.  Doveva trattarsi di vera e propria struttura militare, tipicamente medioevale, e soltanto successivamente adibita ad emporio o deposito di cereali soprattutto nella parte prima occupata dal fossato della residenza ducale.

Se quella di Di Pace è una testimonianza attendibilissima, ma pur sempre tecnica, quella personale di un giovanissimo Luciano Antonellis rimane la più sicura ed affascinante nella sua ricostruzione. Racconta Antonellis in “Cerignola sotterranea, ed.Miulli 2009” che facendo parte, undicenne, di una delegazione comunale incaricata dal Ministero della Guerra di utilizzare spazi sotterranei per rifugi antiaerei per la popolazione civile durante la seconda guerra mondiale, scoprì l’esistenza di ampia cavità nella piazza, antistante Palazzo Ducale in direzione della Chiesa del Carmine, all’epoca intitolata a Vittorio Emanuele II.

Scese due rampe di gradini, la comitiva si trovò inconsapevolmente sul palcoscenico di un immenso teatro (foto), ad un’altezza di una decina di metri dal piano di calpestio. “Ci si trovava insomma al centro del fossato che una volta circondava il castello, non a forma di corona circolare come avevano sostenuto Teodoro Kiriatti e Luigi Conte, ma a sezione trapezoidale di 20 metri d’altezza e larghezza. Un sito sotterraneo non fu scelto come rifugio, perché privo di vie di fuga. Il tutto fu murato e purtroppo consegnato soltanto alla scrittura di libri e di memorie.

Rimane la suggestione storica per la quale i percorsi sotterranei , incidentalmente citati a proposito della battaglia di Cerignola del 1503, si siano ripresentati nella loro “utilità bellica” in occasione del secondo conflitto mondiale.

Centrale di riciclaggio di mezzi pesanti scoperta a Canosa

Materiale del valore di almeno 250.000 euro è stato rinvenuto in un capannone di Canosa di Puglia dai carabinieri di Barletta.

Almeno una ventina i mezzi pesanti, alcuni dei quali già cannibalizzati, rinvenuti dai militari. A finire in manette due cerignolani, un ucraino ed un marocchino. I quattro alla vista dei militari hanno tentato la fuga ma sono stati raggiunti ed arrestati, si  sono quindi aperte le porte del carcere di Trani con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata ai reati di ricettazione e  riciclaggio di veicoli industriali e commerciali.

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Previsione meteo per lunedì 4 aprile

Cieli irregolarmente nuvolosi con residue piogge pomeridiane. Temperature in lieve rialzo. Venti deboli con mari poco mossi.

Bollettino epidemiologico della città di Cerignola 28/03/2020

Il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per l'emergenza COVID-19 ha comunicato i dati di Cerignola alle ore 17.00: Totale ...